Bruxelles (Belgio) – Horst Seehofer, il governatore della Baviera, ha vinto la sua battaglia politica interna riuscendo a far inserire nel programma di governo della Grande coalizione l’introduzione del pedaggio stradale per le sole autovetture straniere. A livello europeo, tuttavia, la partita è tutta ancora da giocare. Non solo in Germania molti (anche fra gli alleati Cristiano democratici, il partito di Angela Merkel) hanno sollevato dubbi sulla possibilità di discriminare i cittadini del Vecchio continente a seconda della cittadinanza.
Ieri si sono già levate voci, naturalmente contrarie, ufficiali da Olanda e Austria. Entrambi gli stati hanno annunciato che intendono chiedere la verifica del rispetto dei trattati, in particolare il documento siglato a Lisbona. In Austria esiste una “vignetta”, ma è pagata da tutti, mentre nei Paesi Bassi il transito è gratuito. Gli alleati tedeschi della Grande coalizione avevano annunciato 5 miliardi di euro in più di investimenti nelle infrastrutture per i trasporti, parzialmente coperti dall’introduzione del pedaggio.