Bruno Goller The Umbrella (II) 1966 – © Stiftung Insel Hombroich
A partire dal 1960, l’imprenditore della moda Theo Wormland (1907-1983), fondatore di un popolare marchio di abbigliamento tedesco, inizia a raccogliere capolavori d’arte surrealista, dando vita, alla fine, a una delle più importanti collezioni private del genere in Germania, e forse non solo. Nel 1983, il mecenate decide di donare le opere di Max Ernst, Salvador Dalì, René Magritte, Richard Oelze e Pablo Picasso, insieme a un cospicuo tesoretto, alle collezioni pittoriche dello Stato bavarese. Nasce così uno dei nuclei tematici della futura Pinakothek der Moderne, la prestigiosa galleria d’arte moderna di Monaco di Baviera che sarà inaugurata nel 2002, dopo lunghi anni di lavori.
A trent’anni da quel fondamentale lascito, il museo rende omaggio a Theo Wormland con una mostra dal titolo «Dream visions», in calendario dal 14 settembre 2013 al 26 gennaio 2014. Un’occasione unica per ammirare, tutte insieme, le settanta opere della collezione. S’incontra, ad esempio, Magritte con la «La chiave dei sogni» (1927), primo di una serie di dipinti che uniscono, quasi sempre senza correlazione logica, immagini e parole (una borsa diventa “Il cielo”, una foglia è “Il tavolo” e così via), creando un effetto di straniamento nell’osservatore e invitandolo a riflettere sull’interpretazione della realtà.
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Visioni oniriche a Monaco di Baviera
Ma vi sono anche vere e proprie icone del Surrealismo, come «L’angelo del focolare» (1937) di Max Ernst, con quella figura allegorica terrificante a rappresentare la potenza distruttrice della guerra, o «L’enigma del desiderio – mia madre, mia madre, mia madre» (1929) di Salvador Dalì, in cui il sogno, ossessivo e morboso, dell’artista assume le sembianze della madre. Inoltre, la collezione vanta diversi quadri e sculture appartenenti alla cosiddetta arte neo figurativa, che tra gli anni ’50 e ’70 del Novecento si proponeva di rappresentare oggetti e persone reali, reinterpretati in chiave fantastica. Ecco esposte, allora, le figure deformate di Fernando Botero, o i personaggi primordiali e archetipici di Horst Antes.
Curata da Oliver Kase, e realizzata in collaborazione con la Fondazione Theo Wormland, la mostra è accompagnata da un catalogo e da una guida multimediale, in tedesco e in inglese.
«Dream visions. Ernst, Magritte, Dalì, Picasso, Antes, Nay…The Wormland bequest»
14.09.2013-26.01.2014
Pinakothek der Moderne, München
http://www.pinakothek.de
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Arte, René Magritte, Max Ernst, Salvador Dalì, Fernando Botero, Horst Antes, Pablo Picasso, Germania, Richard Oelze, Oliver Kase, Pinakothek, Theo Wormland