La corsa alla nuova fisica può contare su una nuova macchina da record: una ‘matrioska’ di metallo capace di ricreare al suo interno un campo magnetico estremo, addirittura più debole di quello presente nello spazio interstellare. L’ha messa a punto un gruppo di ricerca internazionale guidato dal Politecnico di Monaco di Baviera, per ottenere misure ultra-precise delle particelle fondamentali: in questo modo sarà possibile esplorare i segreti dell’universo andando oltre il Modello Standard, che ad oggi ne descrive il funzionamento non senza qualche lacuna.
Il nuovo guscio magnetico, descritto sulla rivista Journal of Applied Physics, è il primo capace di generare campi magnetici estremamente deboli su grandi volumi, fornendo una schermatura 10 volte superiore agli attuali strumenti disponibili. E’ composto da diversi strati di una particolare lega metallica (fatta di nickel e ferro) che agisce come una spugna, assorbendo e ridirezionando i campi magnetici esterni, ad esempio quello della Terra oppure quelli generati da altri macchinari come motori e trasformatori. ”E’ come una matrioska – spiega il ricercatore Tobias Lins – ogni strato può essere usato da solo, e se viene unito agli altri aumenta via via la protezione dello spazio interno”.
La macchina permetterà di misurare alcune proprietà delle particelle fondamentali con un livello di precisione mai ottenuto prima. ”Così sposteremo l’indagine a un livello di energia che non può essere ancora raggiunto con gli acceleratori di particelle attuali e della prossima generazione”, aggiunge Lins. Basterà notare una piccola deviazione in queste misure per sospettare l’esistenza ”di un nuovo esemplare dello ‘zoo’ delle particelle fondamentali”.