22:07 01 FEB 2014
(AGI) – Monaco di Baviera, 1 feb. – Uno dei leader
dell’opposizione ucraina, Vitali Klitschko, ha messo in guardia
dal rischio di “una spirale di escalation” che porti alla
guerra civile. Parlando a margine della 50ma Conferenza sulla
sicurezza a Monaco di Baviera, l’ex pugile ha affermato che
“non si deve consentire un’escalation in Ucraina, bisogna
scongiurare l’inizio di una guerra civile”. Klitschko ha
spiegato che “tutti in Europa sono interessati alla stabilita’
economica e politica del Paese piu’ grande del continente,
perche’ un’instabilita’ dell’Ucraina puo’ portare instabilita’
nell’intera regione”. Il leader del partito Udar (Pugno) si e’
detto favorevole a sanzioni dell’Ue contro il presidente Viktor
Yanukovich perche’ a suo dire “e’ l’unico linguaggio compreso
dagli attuali dittatori dell’Ucraina che vedono il Paese come
un mezzo per rubare i soldi”. All’esterno del palazzo in cui si
e’ svolta la conferenza, 500 sostenitori hanno inneggiato a
Klitshko, che ha vissuto a lungo in Germania, sventolando
bandiere ucraine.
UCRAINA: KERRY, USA E UE SONO A FIANCO DEL POPOLO IN LOTTA
Stati Uniti e Unione Europea “sono al fianco del popolo
dell’Ucraina” nella sua “lotta per il diritto a unirsi con
partner che lo aiuteranno a realizzare le proprie aspirazioni”:
cosi’ il segretario di Stato americano, John Kerry, a margine
della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco di Baviera, ha preso
posizione a favore dei manifestanti pro-europeisti, scesi nelle
piazze della Repubblica ex sovietica. Il popolo ucraino, ha
ricordato Kerry riguardo la decisione del presidente filo-russo
Viktor Yanukovich di congelare l’Accordo di Associazione e
Libero Scambio con l’Ue per riavvicinarsi a Mosca, “ha deciso
che non deve essere legato a un Paese soltanto, e che
sicuramente non deve esservi costretto”. Secondo il capo della
diplomazia Usa, “in nessun luogo la lotta per un futuro
democratico ed europeo e’ piu’ importante che in Ucraina”.
Kerry, che sempre a Monaco in giornata incontrera’ i principali
esponenti dell’opposizione, ha denunciato la “tendenza
allarmante in troppe parti dell’Europa centrale e orientale e
dei Balcani”: cioe’ quella a “calpestare ancora una volta le
aspirazioni dei cittadini” a vantaggio di “interessi corrotti e
oligarchici”, i quali “si servono del denaro per soffocare il
dissenso, comprare gli uomini politici e i mass media,
indebolire l’indipendenza del potere giudiziario e i diritti
delle organizzazioni non governative”. Certo, ha riconosciuto,
“in qualsiasi situazione di caos ci sono nelle strade anche
elementi sgradevoli”, ma “la maggioranza degli ucraini vuole
soltanto vivere liberamente in un Paese sicuro e prospero”. La
Russia e altri Stati terzi, ha concluso Kerry, “non debbono
vedere nell’integrazione in Europa dei loro vicini un gioco a
somma zero”, in cui i vantaggi degli altri equivalgono
necessariamente a un proprio svantaggio. (AGI)
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