Turismo: Alpi più competitive con gli escursionisti over 55

EURAC studia nuove proposte turistiche per la Via Alpina, 720 km di trekking dalla Baviera all’Adriatico

Via Alpina Gialla.
 
Gli esperti di sviluppo regionale dell’EURAC stanno percorrendo a piedi alcune delle 40 tappe della Via Alpina Gialla, il percorso escursionistico che da Oberstdorf (Baviera) arriva a Trieste, passando per la Val Senales e le Dolomiti.
L’obiettivo è raccogliere informazioni e mettere in contatto operatori turistici e amministratori locali così da rilanciare il percorso alpino con pacchetti turistici specificatamente dedicati agli over 55.
Un’applicazione e un portale web per la pianificazione del viaggio, sviluppati appositamente per questo target di età, verranno realizzati in una seconda fase delle attività, così da supportare il soggiorno con informazioni su attività, servizio bagagli, alloggi e trasporto pubblico.
«Stiamo lavorando per aumentare la competitività turistica delle regioni alpine, incentivando il turismo degli over 55, una fetta di mercato diversa da quella solitamente tenuta in conto dall’offerta», spiega Anna Scuttari, ricercatrice dell’Istituto per lo sviluppo regionale e il management del territorio dell’EURAC e responsabile del progetto SilviAlp, «ampliare e diversificare l’offerta vuol dire evitare gli affollamenti in alta stagione e quindi pensare un turismo più sostenibile per il futuro. Per far questo partiamo da un caso studio: la Via Alpina Gialla».
 
Su questo percorso, in 18 mesi di attività, i ricercatori lavoreranno insieme agli amministratori locali, alle associazioni, agli albergatori e ai tour operator per studiare nuovi pacchetti turistici e strumenti innovativi in grado di aumentare la competitività del territorio.
Ovid Jacota di Hauser Exkursionen, tour operator specializzato in escursionismo e partner di progetto, sta percorrendo a piedi la via Alpina Gialla partendo da Oberstdorf, accompagnato per alcuni tratti dai ricercatori dell’EURAC.
A Bolzano e a S. Vito di Cadore (Belluno) ricercatori e partner hanno incontrato i gruppi di riferimento del territorio, tra cui il CAI, la Convenzione delle Alpi, CIPRA Commissione internazionale per la protezione delle Alpi e Sentres.
«Si tratta di una metodologia utilizzata più volte con successo nei nostri studi: osserviamo di persona lo stato delle cose (a piedi, come in questo caso, o in bicicletta) e parliamo con chi effettivamente opera nel territorio e con gli amministratori locali, per poi proporre e infine implementare nuovi modi di far turismo», spiega Isidoro De Bortoli, ricercatore dell’Istituto per lo sviluppo regionale dell’EURAC.
 
Ora i ricercatori sono in viaggio nel tratto friulano del percorso insieme al tour operator.
«Rispetto ad altri itinerari dolomitici, la Via Alpina scende spesso a valle, favorendo così l’integrazione di elementi culturali nel viaggio: visite ai musei e percorsi su cultura e tradizioni locali», racconta De Bortoli, «tra i problemi riscontrati finora invece, il maggiore sembra essere quello della composizione delle tappe: troppe e troppo lunghe.»
SilViAlp è co-finanziato dal Programma per la competitività delle imprese e delle PMI 2014- 2020 (COSME) e coinvolge 7 realtà da Italia, Germania, Austria, Slovenia e Slovacchia, coordinate dall’Istituto per lo sviluppo regionale e il management del territorio dell’EURAC.
I partner coinvolti sono Helios Srl, Univerzita Mateja Bela v Banskej Bystrici, Provincia di Belluno, Wikinger Reisen GmbH, Athesia Druck GMBH, Pohodnidtvo in Kolesarjenje Giz, Tourismusverein – Wanderhotels in Europa e.V.

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