15:01 02 SET 2014
(AGI) – Venezia, 2 set. – Alcune decine di tassisti italiani,
provenienti principalmente dal Nord Italia, ma, almeno in un
caso, anche da Roma, sono stati fermati in Germania con
l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione illegale: la
notizia, rivelata stamattina da alcuni giornali locali veneti,
trova conferma al Consolato Italiano di Monaco di Baviera, da
cui spiegano che “non e’ un problema che riguarda nessuna
particolare citta'”. “Ci sono state varie decine di fermi, non
tutti concentrarti in questo periodo ma diffusi negli ultimi
mesi, a partire dall’anno scorso: si tratta di persone che,
spesso in buona fede, hanno accettato di accompagnare in
autovettura delle persone che non erano residenti in Italia e
quindi non si potevano avvalere del sistema di Schengen”,
dicono dalla rappresentanza consolare, specificando che “non
sempre c’e’ un’autorizzazione a procedere e quindi
un’imputazione, ma spesso c’e'”.
Proprio per questo “occorre informare le persone perche’
sappiano che e’ un reato accompagnare degli extracomunitari che
non sono ancora residenti in Italia, come ad esempio dei
rifugiati che abbiano richiesto il diritto d’asilo”. In ogni
caso il Consolato, che “sta dando tutta l’assistenza
possibile”, fermo restando che le persone si devono difendere
singolarmente con un avvocato, sta facendo “un’indagine” su un
fenomeno che riguarda “varie decine” di persone, verosimilmente
attorno alle 50-60. Si tratta, spiegano da Monaco di Baviera,
“quasi sempre individui in buona fede”. “Non abbiamo notizia di
organizzazioni che lo facciano come scopo industriale e c’e’
quindi una grande differenza con uno scafista: in quei casi si
tratta quasi sempre di organizzazioni, qui stiamo parlando di
singole persone”. (AGI)
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