Dopo aver fatto tappa a Milano, Roma e in varie città europee fra le quali Nimes, Vienna, Morzine, Monaco di Baviera, Montreux, i Toto sono tornati in Italia per il loro ultimo concerto tricolore e la Perla dello Jonio non poteva che essere la location più suggestiva per un abbraccio finale con i fans, ieri calcolati in circa cinquemila o anche più, giunti da ogni parte d’Italia e dall’estero.
I Toto si sono presentati nella seguente formazione: Steve Lukather (chitarre, voce), David Paich (tastiere e voce), Steve Porcaro (tastiere), Joseph Williams (voce), David Hungate (basso), Keith Carlock (batteria), Lenny Castro (percussioni).
Sedici i brani proposti + due encores. Ben cinque le tracce tratte dal loro ultimissimo album studio (Toto XIV), fra cui il brando d’apertura “Running out of time” e poi via via “Burn”, “Holy War”, “Orphan” e “Great Expectations”. Le altre hit proposte sono state tratte da Toto IV (ovvero la fortunatissima “Rosanna”, “I won’t hold you back” e il brano che ha chiuso la serata, “Africa”), altre tre canzoni sono state tratte da Toto, il loro album d’esordio del 1978 (Takin’ it back”, “I’ll supply the love” e l’applauditissima “Hold the Line”) e hanno completato la serata “Without your love”, Stranger in town”, “Never Enough”, “The Road Goes On” e “Pamela” quest’ultima tratta da Seventh One del 1988, il loro settimo album studio.
In più il trittico, che ha preceduto “Africa” dopo il ritorno sul palco della band richiamata a gran voce dai supporters, Child’s Anthem-On the Run-Goodbye Elenore. Non è mancato l’omaggio a Jimi Hendrix con l’esecuzione di “Little Wing”. I Toto, che in carriera hanno venduto oltre trenta milioni di dischi e pubblicato 21 album (7 live e 14 in studio) sono tra i più longevi interpreti del soft rock/rock progressivo e neoprogressive tanto da meritarsi nel 2009 l’ingresso nella Musicians Hall of Fame.