FASANO – Riceviamo e pubblichiamo un testo dello studente Pasquale Ancona che frequenta la quinta sezione A dell’Istituto “Da Vinci” di Fasano che racconta l’esperienza vissuta nel viaggio di istruzione svolto dalle quinte classi a Monaco di Baviera. Un viaggio al quale hanno preso parte 88 alunni accompagnati dai docenti: Chelli Nardelli, Maria Fumarola, Antonello Farina, Angelo De Leonardis, Antonello Baccaro, Michele Jacovazzi.
“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà.” Guy de Maupassant.
E proprio quando la realtà inizia a starti stretta, con le sue mura fatte di enormi blocchi che mettono ansia solo a pensarci, blocchi che si chiamano esami di stato, università, futuro, senso di responsabilità, proprio allora, è successo. Per fortuna. È come se avessimo messo in pausa la realtà di tutti i giorni e avessimo premuto play a qualcosa di più forte del tempo che passa, di più vero del lento countdown in vista della maturità.
Questo è stato il nostro viaggio a Monaco di Baviera. Un enorme, calderone di emozioni fortissime, vissute con le persone che ormai da sempre fanno parte della nostra vita.
Credo siano stati sei giorni fantastici, e lo dico senza paura di esagerare, perché probabilmente di viaggi così se ne fanno davvero pochi nella vita. Sei giorni in cui abbiamo scoperto realtà diverse dalla nostra, che ci hanno quindi permesso di guardare con occhio critico il microcosmo che quotidianamente viviamo, e che ci riportano qui a Fasano con la consapevolezza che il mondo, purtroppo o per fortuna, è anche e soprattutto fuori di qui.
Dal museo Swarovski, e la città di Innsbruck, prima tappa del nostro viaggio attraverso la quale abbiamo visto meraviglie uniche al mondo come enormi cristalli composti da cento facce, oppure un muro interamente composto da cristalli che toccava un’altezza di ben quarantatré metri, fino ad una stanza enorme composta da specchi che riflettevano immagini come se si fosse all’interno di un cristallo.
Arrivati alla città di Monaco, abbiamo avuto la possibilità di visitare la Nuova Pinacoteca, in cui sono raccolti alcuni dei più grandi capolavori che l’arte moderna abbia prodotto, assieme a pillole caratteristiche della storia della Germania, che ritraggono il volto di un popolo fiero delle sue tradizioni e delle sue peculiarità. Posto più unico che raro, attraverso il quale si respira a pieno la Germania di oggi e di ieri.
Tappa che di sicuro non scorderemo, è il campo di concentramento di Dachau, che ci ha permesso di guardare da vicino i risultati di una delle più grandi cicatrici nella storia dell’umanità, che fino a quel momento, per molti di noi era una realtà distante, riconducibile solamente ai testi di storia o a qualche film che abbiamo visto, ma che dopo questa visita, cruda, e inevitabilmente vera, ci ha fatto conoscere il lato più nero della parola paura.
Le bellezze di Monaco naturalmente sono infinite, basti guardare quanti artisti, attori e uomini di mondo hanno deciso di lasciare le proprie impronte e la loro firma lungo la riva del lago posto al centro del Olympiapark, costruito per le olimpiadi del ’72; oppure il fantastico museo BMW, baluardo della tradizione monacense, ed emblema della ammirevole industria tedesca. Un menzione di merito va senza dubbio al nuovissimo stadio della città, l’Allianz Arena, stadio architettonicamente perfetto in quanto da qualunque punto dello stadio si osservi il campo, la visibilità è pressoché perfetta.
Altra nota essenziale, è stata il Deutsches Museum, uno fra i musei della scienza più importanti del mondo che racconta quella parte della scienza che di solito vediamo solamente sui libri, come gabbie di faraday oppure, affascinanti oggetti come il pendolo di Foucault.
Ma Monaco per noi è stata soprattutto tanto divertimento, divertimento dettato dal nostro stare insieme, dalla particolare atmosfera che ci avvolgeva, dato che quella di una gita scolastica è un’aria inimitabile. Tra birrerie, tutte diverse, tutte caratteristiche e tutte assolutamente fantastiche, con le varie e ottime birre; il profumo di goliardia che abbiamo respirato mentre eravamo in giro tra Marienplatz, Maximillian Joseph Plaz e le bellissime vie della città al cui ricordo non si può non sorridere. Senza parlare di quella inimitabile serata in discoteca, durante la quale adolescenti tedeschi si sono visti invadere il loro mondo da 80 italiani che non hanno potuto non farsi riconoscere.
Scrivendo e ripercorrendo quei ricordi, viene fuori dal più profondo di noi, un enorme grazie a chi ci ha dato la possibilità di vivere in questo modo questa esperienza, di renderla unica e meravigliosa, stabilendo un clima di grande intesa, fatto di scherzi, sorrisi e confidenze. Naturalmente mi riferisco ai docenti che ci hanno accompagnato in questa avventura, le professoresse Nardelli e Fumarola, e i professori Farina Antonello, Iacovazzi, De Leonardis e Baccaro Antonio. Docenti fantastici e che in questa particolare occasione si sono rilevati prima di tutto persone fantastiche che ci hanno concesso e aperto ad una visione diversa della loro figura, che senza dubbio rimarrà la più bella impressa nei nostri ricordi, suscitando enormi sorrisi del cuore. Il nostro più grande grazie va a loro.
Tutto questo è stata la nostra gita di quinto superiore, degli anni più belli della nostra vita, tutto questo è stata Monaco, anche se ritengo che non ci possano essere parole per descrivere quello che davvero abbiamo vissuto, l’unico modo per capirlo è viverlo.
Pasquale Ancona