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SPELEOLOGO TEDESCO BLOCCATO A -980 METRI. DALL’ITALIA 18 TECNICI CNSAS A SUPPORTO DELLE OPERAZIONI
Il Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese), impegnato nel recupero di uno speleologo rimasto vittima di un grave incidente in una grotta tedesca, ha richiesto il supporto del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
“Nelle prime ore del 8 giugno – rende noto il CNSAS in una nota odierna – uno speleologo tedesco di 52 anni è rimasto ferito dalla caduta di massi durante una punta in profondità a quota meno 980 m. nella grotta Riesending-Schachthöhle – la più profonda grotta della Germania – sulle montagne Bavaresi al confine con l’Austria”.
“Il recupero – prosegue la nota – si presenta particolarmente complesso principalmente per l’eccezionale profondità in cui è avvenuto l’incidente e per le difficoltà di progressione: occorrono circa 13 ore per percorrere i circa 3500 m di pozzi, cunicoli e strettoie che separano il luogo dell’incidente dall’ingresso della grotta”.
“Per questo motivo – spiega ancora il CNSAS – il soccorso bavarese, sulla base di accordi internazionali di mutuo soccorso già in essere, ha richiesto il supporto dei tecnici di soccorso speleologico del CNSAS la cui competenza e preparazione è apprezzata in tutto il mondo. L’Italia ha immediatamente risposto inviando 18 tecnici specializzati nel recupero ad alta profondità che stanno dando il massimo sostegno alla gestione del soccorso”.
“Nel caso venga richiesto – conclude la nota – 20 tecnici specializzati – appartenenti alle delegazioni speleologiche CNSAS di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana – sono pronti a partire per collaborare alle operazioni di recupero che, vista l’estrema profondità e complessità della grotta, è presumibile si protrarranno per diversi giorni”.
red/pc
(fonte: CNSAS)
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