BAVIERA –
Aggiornamento 17 giugno ore 18 Dopo una breve sosta per stabilizzare le condizioni mediche del ferito, le squadre di soccorritori del Cnsas (Lecco, Brescia, Bergamo, Como e Milano) con quelle dei soccorritori tedeschi, svizzeri ed austriaci, stanno affrontando la grande frattura verticale lunga 250 metri e larga circa 1 metro a quota -430 metri che deve essere fatta superare alla speciale barella col ferito. Il trasporto della barella, effettuato dai tecnici ancorati su entrambe le pareti verticali della frattura, particolarmente complesso anche perché dovrà essere superata una cascata che ne invade la parte centrale e sottostante. Le squadre del Hrvatska Gorska Sluzba Spasavanja (il servizio di soccorso speleologico della Croazia) sono pronte all’imbocco della grotta e possono intervenire immediatamente nel caso si verifichi un grave imprevisto.
(16-6 ore 16) I tecnici del Cnsas e internazionali hanno ripreso il recupero della barella che ora ha abbandonato il Campo 3 a – 720 metri per affrontare il successivo pozzo da 70 metri nella grotta Riesending- Schachthöhle. I tecnici attrezzisti specializzati nel recupero su corda, in costante collaborazione con squadre di soccorritori giunte da Svizzera, Austria e Germania, alle quali stanotte si sono aggiunti i soccorritori croati, hanno ripreso la movimentazione della barella ed hanno iniziato a sollevarla lungo il pozzo verticale di 70 metri che si innalza in prossimità del Campo 3 alla profondità di – 720 metri. Alle 14 di oggi, al distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden, si è svolta una conferenza stampa con un tecnico per ognuna delle nazioni che hanno partecipato allo sforzo di recupero internazionale.
Il tecnico del Cnsas, Roberto Antonini, uscito dalla grotta per portare un referto preparato dal medico che segue il ferito, ha dichiarato che, “nonostante gli elevati standard raggiunti dalle scuole di soccorso speleologico del Cnsas, il recupero si è presentato fin dall’inizio di una difficoltà eccezionale che poteva essere gestita solo da una forte cooperazione dei migliori soccorsi speleologici d’Europa accorsi nei giorni successivi”. A una domanda, il tecnico risponde che la “collaborazione fra le squadre è straordinaria almeno quanto la complessità dell’intervento. Le iniziali difficoltà linguistiche sono state rapidamente superate perché tutti i soccorritori si sono subito messi in sintonia e si sono dimostrati perfettamente in grado di lavorare efficacemente come dimostra la velocità di recupero mantenuta fino ad ora”.
(16-6 ore 9) Nuovi sviluppi sul fronte del salvataggio dello speleologo caduto in una profonda grotta in Baviera in Germania. Alle 6 di stamattina la barella ha raggiunto il campo 3 a quota – 720 metri. Ci sono volute otto ore per trasferire dal campo 4 al campo 3 la barella con lo speleologo tedesco feritosi l’8 giugno scorso nella grotta Riesending Schachthöhle, nell’Alta Baviera. La sosta imposta nella giornata di ieri dal medico del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Spelologico al campo 4 (a quota – 900) ha permesso al ferito di riposare e ai sanitari di effettuare i monitoraggi di routine in una speciale tendina. La barella ha ripreso nella notte la sua lunga marcia verso l’uscita e dopo aver superato una serie di pozzi, strettoie e meandri è giunta alle 6 al campo 3. Le squadre di tecnici tedeschi, italiani, austriaci e svizzeri, divise in tre team, sono ora al lavoro per attrezzare il tratto di grotta che dal campo 3 porta al campo 2. Nel frattempo è prevista una sosta di almeno 6 ore per far riposare il ferito e consentire ai medici di prestargli le cure necessarie.
(15-6 ore 11,15) E’ stata superata la galleria lunga 1 km a – 900 metri. Il ferito ha raggiunto il Campo 4. La barella con lo speleologo tedesco ha guadagnato altri 1.000 metri nella grotta Riesending-Schachthöhle. Dopo 20 ore di lavoro i tecnici del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Spelologico con le squadre di soccorritori giunte da Svizzera, Austria e dalla stessa Germania, hanno fatto superare alla barella la complessa galleria che separa il Campo 5 dal Campo 4 a quota meno 900 metri. I sanitari hanno deciso una pausa per consentire al ferito, le cui condizioni sono stabili, di riposare alcune ore. Per percorrere i pozzi verticali che separano il Campo 4 dal Campo 3 è prevista la sostituzione della barella svizzera con quella italiana, più leggera, confortevole e considerata più idonea a superare le prossime strettoie. In mattinata è previsto l’ingresso in grotta di venti tecnici che andranno a sostituire le squadre che si trovano all’interno da più giorni. Tra pochi minuti, alle 13,30, al distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden, è previsto l’arrivo del Ministro dell’Interno del Governo Bavarese, Joachim Herrmann, che parteciperà alla conferenza stampa con la Direzione delle Operazioni e i responsabili dei soccorsi nazionali che compongono il team di recupero internazionale: tedeschi, italiani austriaci e svizzeri. Seguono aggiornamenti
(14-6 h 20,30) Continua il lungo percorso della barella e domani il Ministro dell’Interno bavarese sarà alla direzione delle operazioni. Il ferito si trova fra i campi 5 e 4, in un lungo meandro. Nelle prossime ore la barella dovrà risalire alcuni pozzi verticali, già attrezzarti dai tecnici del Cnsas. Domani è atteso il Ministro dell’Interno bavarese. E’ ancora a quota meno 900 metri la barella con lo speleologo tedesco feritosi l’8 giugno scorso nella grotta Riesending-Schachthöhle, nell’Alta Baviera. I tecnici del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico stanno trasportando il ferito in un lungo meandro orizzontale che collega i campi 5° e 4°. Secondo quanto riportato dai sanitari, le condizioni dello speleologo restano ancora relativamente stabili, nonostante i quasi sei giorni trascorsi dall’incidente. Domani alle 13,30 è atteso al distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden il Ministro dell’Interno del Governo Bavarese, Joachim Herrmann. Successivamente è indetta una conferenza stampa con la Direzione delle Operazioni e i responsabili dei soccorsi nazionali che compongono il team di recupero internazionale: tedeschi, italiani, austriaci e svizzeri.
(13-6 h 14) Una squadra di sei tecnici italiani del Cnsas, fra cui un medico, stanno condizionando il ferito. Cinque tecnici stanno realizzando una linea telefonica fino al punto dell’incidente. Arrivate dall’Italia nuove squadre di speleologi. Ad assistere il ferito, fermo a -980 metri, ora si trovano sei tecnici italiani, tra cui un medico. Con loro anche otto speleologi svizzeri e un medico austriaco. Sul fondo della grotta sono in arrivo ulteriori tecnici del Cnsas che daranno il cambio alla squadra medica ora al lavoro. Dall’Italia sono arrivate ulteriori squadre del Cnsas che entreranno in grotta nel primo pomeriggio se le condizioni meteo permetteranno agli elicotteri il trasporto fino all’imbocco dell’abisso. Le condizioni del ferito – secondo quanto riportato dai medici – sono critiche ma stabilì. I tecnici specializzati nelle comunicazioni sono al lavoro da questa mattina per stendere una speciale linea telefonica lunga 4 km necessaria a migliorare le comunicazioni tra il campo base avanzato e l’interno grotta fino a quota -980 m dove si trova la squadra sanitaria che assiste il ferito. Si tratta di telefoni sviluppati dal Cnsas e già adottati in altri interventi ed esercitazioni.
(13-6 h 10) Dopo quattro giorni dall’incidente il Governo Federale Tedesco chiede aiuto al Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico per tentare di salvare l’uomo ferito nella grotta Rienseding – Schachthöhle a quasi mille metri di profondità. A seguito della richiesta del Soccorso Alpino Bavarese e dei contatti tra il Dipartimento di Protezione Civile Italiana, il Governo Federale Tedesco e la Protezione Civile Tedesca, è stato richiesto formalmente l’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) per organizzare l’evacuazione dello speleologo tedesco infortunatosi gravemente quattro giorni fa a meno 980 metri di profondità nella grotta Riesending-Schachthöhle.
All’1,30 di domenica 8 giugno lo speleologo era stato gravemente ferito dalla caduta di massi mentre si calava sul fondo della grotta più profonda della Germania. Uno dei suoi compagni era riuscito a guadagnare l’uscita della grotta e a dare l’allarme impiegando circa 13 ore per percorrere i circa 3.500 metri di pozzi, cunicoli e strettoie che separavano il luogo dell’incidente dall’esterno. Nelle ore successive il Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese), ha richiesto l’aiuto del Cnsas chiedendo al governo bavarese di attivare gli accordi internazionali di mutuo soccorso in essere fra Italia e Germania. Nel frattempo il Cnsas ha messo in stato di preallarme squadre di speleosoccorritori in tutto il Paese e inviato subito una ridotta task force di tecnici di soccorso speleologico per supportare l’organizzazione dei soccorsi ed intervenire in situazioni di emergenza.
Già quattro squadre italiane sono entrate in azione nelle scorse ore per risolvere situazioni particolarmente urgenti. Fra l’altro, una squadra italiana è riuscita per prima a portare sul ferito un medico del Cnsas specializzato in soccorso medicalizzato in ambiente ostile e ad aiutare un medico austriaco che era rimasto bloccato a -700 portando anch’esso sul ferito. Il recupero si presenta complesso soprattutto per l’eccezionale profondità in cui è avvenuto l’incidente e per le difficoltà di progressione: ai tecnici saranno necessarie diverse ore per percorrere il tragitto per raggiungere il ferito. Ora squadre di tecnici specializzati, appartenenti alle delegazioni speleologiche del Cnsas Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Toscana, stanno partendo per collaborare alle operazioni di recupero che, vista l’estrema profondità e complessità della grotta, è presumibile si protrarranno per diversi giorni.