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E’ rush finale per presentare la candidatura per ospitare i Giochi Olimpici del 2022. Scadono, infatti, oggi ii termini per le presentazioni delle candidature al Cio, il comitato olimpico internazionale. Registrata la rinuncia di Monaco e della Baviera con Garmisch-Partenkirchen e Berchtesgaden in seguito al referendum svoltosi domenica scorsa dall’esito negativo, allo stato attuale, a 12 ore dalla chiusura delle iscrizioni, sono sei le località rimaste in lizza: si tratta di Oslo, Stoccolma, Lviv, Pechino/Zhangjiakou, Almaty e Cracovia/Jasna.
La favorita numero uno, vista l’uscita di scena di Monaco, è sicuramente Oslo, ultima a proporsi in ordine cronologico e già sede dell’edizione del 1952. La capitale norvegese ha dalla sua, oltre al fatto di disporre già di quasi tutti gli impianti per gli sport della neve, per il bob e lo slittino realizzati a Lillehammer (già sede dei giochi nel 1994) e distante solo un centinaio di chilometri, anche il fatto di aver previsto una spesa di poco più di 5 miliardi di dollari, dieci volte meno dei costi sostenuti dalla russa Sochi (51 miliardi di dollari). Oslo sarà la capitale dell’evento e sede di quasi tutti gli sport del ghiaccio.
L’incognità di questo lotto di sei candidate è, invece, rappresentata da Stoccolma con una candidatura partita un po’ in sordina. Se per il ghiaccio, per tutti gli altri sport della neve e per gli slalom dello sci alpino non ci sono problemi a collocarli nele vicinanze della capitale scandinava, il problema principale è rappresentato dalla collocazione della maggior parte delle specialità dello sci alpino che dovrebbero trovare sede ad Aare, distante però oltre 600 km dalla capitale scandinava.
Le candidature cinese e kazaka, invece, possono contare su un potere economico sicuramente superiore alle due europee, ma se dovesse prevalere la rotazione dei continenti attuata normalmente dal Cio come sede di Olimpiadi per questa volta non avrebbero chance, visto che i giochi invernali del 2018 si svolgeranno in Corea del Sud (PyeongChang) e quelli estivi del 2020 a Tokyo in Giappone. Debole appare anche la candidatura congiunta di Polonia e Slovacchia. Una proposta transfrontaliera che fino ad oggi non ha mai incontrato i favori dei membri del comitato olimpico internazionale. Staremo a vedere.
La decisione definitiva verrà presa nella 127sima sessione del CIO che si terrà a Kuala Lumpur (Mal) il 31 luglio 2015.
(giovedì 14 novembre 2013)