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Un’altra morte avvenuta in circostanze misteriose, un’altra morte legata a Scientology. La vittima della seconda storia è Konrad Aigner, autista di autobus, figlio di un contadino della bassa Baviera.

Konrad Aigner cresce con i fratelli a Ruhmannsaigen, un piccolo villaggio nei pressi di Pfarrkirchen nel sud della Baviera. In questa comunità ultra cattolica non si sa nulla di Scientology. E’ solo a metà degli anni ’70, quando si trasferisce a Monaco per lavorare come autista di autobus, che Konrad incontra (suo malgrado) la psico-azienda-organizzazione-culto-setta. Anche suo fratello Bernhard Aigner, per un attimo, incuriosito dai racconti di Konrad fa visita al centro di Monaco. Racconta di aver fatto «uno di quei test della personalità che Scientology usa per intrappolare la gente, c’erano ragazzi giovani, molto cordiali e belle ragazze. Era facile rimanere affascinati. Konrad era un contadino ingenuo e di buon cuore, la vittima ideale per Scientology».

Scientology promette denaro, successo e riconoscimenti al giovane autista, che non è soddisfatto né del proprio lavoro né della sua vita sentimentale. L’organizzazione per lui ha in mente anche qualcosa di più. Renderlo “clear”, una specie di “superuomo” perfetto, fisicamente puro. La formazione, però, costa più di quanto l’autista guadagni con il suo lavoro. Da qui iniziano i guai.

«Pensavamo che Konrad pagasse delle quote di iscrizione» racconta Anna, la madre di 76 anni. «Non avevamo idea che volessero tanti soldi». Konrad si fa cedere le varie proprietà di famiglia. Ipoteca la casa. Chiede un prestito. E poi altri. Per pagare i conti di Scientology. I documenti dimostrano che nei primi sei mesi di affiliazione firma impegni per oltre 85.000 marchi. Bernhard Aigner ha calcolato che, in totale, suo fratello ha firmato impegni per circa 600.000 marchi.

Col passare del tempo Konrad dice più volte alla madre di voler lasciare Scientology. «Mamma, voglio lasciar perdere. Ho avuto esperienze così terribili che se te lo dicessi cascheresti morta stecchita». Al suo amico Stephan Gemen Konrad appare «cambiato a 180 gradi, oppresso e depresso». Chiede anche al suo medico un certificato in cui si attesta il suo peggioramento, «così posso dimostrare che non hanno mantenuto le promesse che mi avevano fatto». Parlando dei suoi debiti dice: «finalmente ho visto la verità del gruppo. Voglio uscirne». E infatti Gemen aveva consigliato all’amico di andarsene immediatamente. Ma Gemen racconta che dopo quella discussione non si vedono per molto tempo: «Ebbi l’impressione che gli avessero proibito di avere contatti con me. Mi sembrava plagiato».

Dopo esser stato informato dalla banca il padre vieta ulteriori prestiti. Konrad però ha ancora bisogno di soldi per nuovi corsi. Perciò si dimette dall’azienda pubblica e inizia a lavorare come autista indipendente. Dorme pochissimo. E i fratelli lo sentono camminare su e giù per la sua camera fino alle 3 o le 4 del mattino. «Quando suonava il telefono scattava come una molla. Era come se fosse sempre rincorso da qualcuno». Quando cercavano di parlargli Konrad interrompeva bruscamente. Per saldare i suoi debiti, gli Aigner hanno dovuto vendere il podere.

Il 17 luglio 1997, Konrad riceve una telefonata verso le 21.00. Scientology gli chiede di accompagnare alcuni adepti ad un incontro pochi giorni dopo. Fa in fretta i bagagli e parte immediatamente alla volta di Monaco. Ha un po’ di raffreddore ma è in buona salute. Dopo due giorni un collega lo sente al telefono. Racconta che Konrad sta malissimo. Sembra che non si regga in piedi e non riesca a parlare.

Proprio nella sede di Scientology a Monaco, in Beich Strasse, durante la conferenza, il 21 luglio 1997 Konrad ha un collasso. Il medico del pronto soccorso viene chiamato dopo oltre 45 minuti. Tre settimane dopo Aigner muore all’ospedale Schwabinger, senza mai riprendersi dal coma. I medici sono sconcertati dal fatto che, in un uomo di appena 43 anni, gli organi cedano così velocemente. Il risultato dell’autopsia è che la causa della morte è un’infezione. Il procuratore che si occupa del caso non è stato più specifico a causa della legge sulla privacy. Ma si tratta di una diagnosi tanto ambigua quanto vaga.

Konrad Aigner non aveva più rinnovato l’assicurazione medica. Era convinto che Scientology l’avrebbe protetto dalle malattie. Nel suo libro “Dianetics”, infatti, Hubbard promette ai suoi seguaci che artrite, allergie, ulcera e altre malattie vengono «curate senza eccezione con l’aiuto della terapia dianetica», cioè degli insegnamenti di Scientology. E sostiene che «è un fatto dimostrato dalla ricerca: i clears non prendono il raffreddore». E certo.

Di norma la “terapia” consiste in una costosa assistenza. “Vitamine” (forse le stesse che Tom Brennan dava a suo figlio)  e sauna da 4 a 8 ore di fila. Tra gli effetti personali di Konrad la procura ha trovato scatole di preparati vitaminici in alto dosaggio, indirizzi di farmacie di Scientology e pagine di istruzioni per il cosiddetto “rundown di purificazione” che, secondo Scientology, disintossica corpo e spirito.

Le indagini sulla morte di Konrad hanno portato alla luce alcuni “verbali della conoscenza”. Dei rapporti in cui due donne di Scientology raccontano in che modo hanno raggirato l’uomo.

«Konrad Aigner è in Scientology da 16 anni + non è ancora riuscito a diventare clear, vale a dire proseguire sul ponte. – il famoso pinte della libertà totale, che più che alla libertà ti porta al creatore, a quanto pare – Al contrario è sempre caduto dal ponte, ha bevuto alcolici ecc. Perciò noi (G. + I.) qualche settimana fa abbiamo deciso di aiutarlo a rimettersi insieme e portarlo finalmente sul ponte. Konrad Aigner possiede delle proprietà (terreni da pascolo + foreste + terreni vari + fattoria) nella Baviera meridionale, ma lì ci vivono i suoi genitori che hanno diritto d’uso (o qualcosa del genere). Qualche anno fa Konrad ha già acceso un’ipoteca di 50.000 marchi sul quel terreno + depositati sul suo conto di Copenhagen. Era necessaria la contro firma dei genitori, così all’epoca Konrad mentì dicendo che prendeva quei soldi “nel caso fosse stato necessario fare dei lavori sulla casa».

Per giustificare questi “lavori” le due gli procurano due false fatture: «Konrad ha telefonato ai suoi, gli ha detto di andare dal notaio, ha detto che gli servivano i soldi “per fare dei lavori intorno casa ecc.”- scrivono nel verbale –  Hanno firmato. Ha raccontato la stessa storia anche alla banca. Benissimo, quello è stato il primo ciclo. È stata una vittoria su tutta la linea.»

Oggi la famiglia Aigner ha perso tutto. Non sa perché e come sia morto Konrad, sono rimasti solo un mucchio di debiti e ipoteche. Il fratello Bernhard racconta che, ancora oggi, non trascorre settimana senza che arrivi posta da Scientology. Una di queste recita «Dividi i tuoi maggiori successi con noi!». Il fratello racconta di avere risposto inviando il necrologio di Konrad su cui aveva scritto «Il vostro maggior successo è stata la mia morte, avvenuta l’11 agosto 1997». Adesso vorrebbe semplicemente essere lasciato in pace. Poiché non gli è dato sapere cosa è successo quella sera.