Centinaia i bambini picchiati nel coro di Ratisbona, città della Baviera, Germania: almeno 231 furono vittime di maltrattamenti, incluso abuso sessuale, tra il 1953 e gli inizi degli anni 90.
Questo il risultato del rapporto richiesto dalla diocesi all’avvocato Ulrich Weber con l’obiettivo di chiarire cosa realmente accadde in quell’arco di tempo, un’indagine che avvalla le denunce di abusi già presentate e rivela un modello di comportamento e di delitto di grandi dimensioni. Il numero comunicato dall’avvocato durante una conferenza stampa supera di tanto la cifra data nel mese di febbraio del 2015 dalle autorità cattoliche locali (72 vittime).
Si tratta di un duro colpo per la Chiesa, che in questi ultimi giorni ha dichiarato anche dei dati allarmanti. Sembra, infatti, che si sia raggiunto un record di sbattezzi in Italia, nonostante Papa Francesco sia molto amato.
Il caso degli abusi ai bambini del coro Domspatzen di Ratisbona, è scoppiato nel 2010, in relazione con altre denunce di abusi commessi in seno alla Chiesa Cattolica in Germania, Austria e Belgio, denunce alle quali la diocesi di Ratisbona rispose l’anno scorso offrendo alle 72 vittime individuate fino a quel momento un risarcimento di 3.000 euro.
Il rapporto riferisce numerosi maltrattamenti che si sarebbero prodotti quando il fratello del papa Benedetto XVI, Georg Ratzinger, dirigeva il celebre coro di bambini, tra il 1964 e il 1994. Quest’ultimo, oggi 91enne, assicura di esser stato allo scuro degli abusi. Eppure, proprio in quel periodo, secondo l’indagine, ci sarebbe stato il picco di casi. Infatti, l’avvocato ritiene che il fratello dell’antico papa non poteva non essere al corrente degli abusi che si consumavano nel coro della cattedrale.
Weber ha dichiarato di disporre di “231 testimoni di maltrattamenti fisici“, quali privazione di cibo, colpi, aggressioni sessuali e violenze, commessi da 42 professori e sacerdoti, che però non saranno processati perché i reati sono caduti in prescrizione. L’avvocato ha detto che nel coro regnava “un’atmosfera di timore”.
Nel 2010, un ex membro del coro, il direttore d’orchestra e compositore tedesco Franz Wittenbrink, in un’intervista con il settimanale Der Spiegel parlò della “violenza” di cui era capace Georg Ratzinger e disse che nel coro esisteva un “sistema di castighi sadici, relazionati con il piacere sessuale”.