Inaugura venerdì 22 e sarà visitabile sino al 26 febbraio, la mostra che costituisce il ritorno di Pagano a Salerno dopo trent’anni
Cosa è accaduto nel mentre, da Scafati, all’Accademia di Napoli, sino Music und Theater di Monaco di Baviera e al Museo d’Arte Moderna di Hangzhou in Cina, ce lo spiega il curatore e critico d’arte, Pasquale Ruocco: “Luigi Pagano fa spazio a uno stato emozionale, trasmettendo direttamente la propria energia alla materia pittorica, come se fosse un’emanazione diretta del suo corpo, investendola del suo flusso vitale, facendone respiro, quello lungo e profondo della meditazione, o battito vibrante che scandisce il tempo dell’universo, ricercando nel colore il satori, ossia la luce”.Ecco spiegato il titolo dell’intera esposizione, il cui opening è previsto per le 18:00 di questo venerdì. La mostra è interamente giocata sul concetto di colore, e sulla vicinanza dell’artista al mondo orientale, ai concetti propri dello zen e del Buddhismo: “La pratica pittorica, come la meditazione, si sviluppa per Pagano come momento di ricerca, di approfondimento, di studio, attesa di una rivelazione sul principio della vita, sull’origine delle immagini, sul senso dell’esistenza e, al contempo, dell’arte”.
La risposta dell’artista al rumore del mondo pare essere dunque il rifugio nella pratica pittorica: nell’ascesi, nell’esercizio consapevolmente dei concetti di forma e contenuto, di percezione e appropriazione. Questa pratica ascetica allontana dal mondo, riavvicinando idealmente ad esso per meglio contemplarlo.
Allestire e pensare ad uno spazio adatto alle suggestioni di Luigi Pagano, non deve essere stata cosa semplice. Chiediamo al curatore, Pasquale Ruocco, come è stato gestito e calibrato lo spazio di Carpinelli Co. all’interno della Galleria del Corso di Salerno per ospitare le opere di Pagano. “Il progetto nasce dal felice incontro con Nicola Carpinelli, imprenditore desideroso di aprire i propri spazi all’arte contemporanea, e Luigi Pagano artista e suo amico. L’idea è quella di una galleria/vetrina capace con le sue ampie vetrate di coniugare interno ed esterno, showroom e città”. L’elemento interno-esterno, richiama quasi una galleria concepita come lo erano i vecchi passages parigini, questa volta però lo sguardo del passante va a fermarsi per ritrovare soluzioni e risoluzioni, spesso inaspettate, alle quali l’occhio è costretto, per giochi di luci -satori- ad arrendersi.
Ruocco continua, sul ruolo della sua curatela rispetto al lavoro di Pagano: “Per quanto riguarda il percorso espositivo nasce da un confronto diretto con l’artista. Con Luigi infatti abbiamo scelto un nucleo rappresentativo degli ultimi anni di lavoro, contraddistinti da una maggiore fluidità del gesto pittorico nonché da una influenza sempre più profonda della pratica Zen. In pratica abbiamo preferito muoverci tra carte e composizioni evanescenti in cui la luce diventa quasi un respiro, ritmo di un vero e proprio processo di meditazione”.
Ad organizzare e coordinare i protagonisti dell’esposizione, in primis l’artista con il suo bagaglio di opere ed esperienze, ma il curatore, gli spazi della Carpinelli Co., con tutto quanto concerne la comunicazione intorno all’evento, una nuova e interessante realtà nel panorama della comunicazione artistica della nostra provincia: la T5 Arte e Comunicazione. Il progetto è partito nel novembre del 2014 dalle capacità di 5 tecnici della valorizzazione dei beni e delle attività culturali: Annalisa, Sabrina, Raffaella, Raffaele, tutti Storici dell’arte, ed Eduardo, Archeologo. Nuove leve, nuovi progetti, interessanti iniziative, sembrano farsi strada nella nostra città, tra le luci, tra il dentro e il fuori.
SATORI: Luigi Pagano fa ritorno a Salerno
Mostra Personale 22/01-26/02/2016
Presso Carpinelli Co srl, Galleria del Corso, corso Vittorio Emanuele, Salerno
Vernissage 22/01 h. 18:00
A cura di Annalisa Vitolo
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