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“Dopo l’Expo 2015 riadatteremo l’area in chiave sportiva, guardando alle strutture di Monaco di Baviera, come il Parco Olimpico del 1972 o l’Allianz Arena”. Così l’assessore allo sport e politiche per i giovani della Regione Lombardia Antonio Rossi al termine della sua visita istituzionale nella capitale bavarese. “La casa del Bayern è una struttura – ha sottolineato l’assessore – che può fare da modello per il futuro stadio di Milano: una priorità per la città e per la Regione”.
“Il Parco Olimpico, dopo 41 anni, – ha detto Rossi – è ancora oggi pienamente utilizzato e dimostra che le strutture sportive possono essere realizzate in modo non invasivo e, se ben mantenute, rappresentare non solo luoghi aggreganti per il periodo dei giochi, ma essere centrali anche nello sviluppo della vita della città”. In visita all’Allianz Arena con l’amministratore delegato del Bayern, Juergen Muth, l’assessore lombardo ha sottolineato: “Lo stadio del Monaco è un possibile modello, anche gestionale, per gli impianti sportivi del dopo Expo. Si tratta di un impianto modernissimo, costruito in soli due anni e mezzo. Lo stadio – ha sottolineato Rossi – ospita 71.000 posti, tutti a sedere, e garantisce un ricavo annuale di circa 50 milioni di euro. E’ dotato di 160 logge affittate con contratti annuali o quinquennali, che garantiscono un introito di 18 milioni di euro annui, grazie a canoni compresi tra i 130.000 e i 300.000 euro”. La forza dello stadio non sta solo nell’ospitare le partite di calcio ma anche di attrarre visitatori in numerose altre occasioni: “Si tratta di una struttura viva e dinamica – ha rimarcato l’assessore – e ogni anno di qui passano oltre 400.000 persone. L’Allianz Arena può essere un valido modello da seguire per prendere spunti relativamente alla cittadella dello sport che, con il presidente Maroni, puntiamo a realizzare, su quello che sarà il sito Expo dopo la grande esposizione”.
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