È conosciuto come “il tesoro di Hitler” e si trovava a Monaco di Baviera in una vecchia casa fino a pochi mesi fa.
Una vera e propria fortuna composta da oltre millecinquecento quadri ed opere d’arte, di autori quali Picasso e Matisse, che Hitler considerava “arte degenerata”: con questa scusa le sottraeva ai legittimi proprietari senza alcun riguardo.
In realtà erano e sono opere di enorme valore, ed è per questo motivo che furono sottratte alle famiglie ebree durante la Seconda Guerra Mondiale, o sequestrate ai musei dei Paesi occupati dal terzo Reich.
Solo dopo indagini durate anni gli investigatori sono riusciti a localizzare il tesoro in una casa di Monaco, abitata dall’ottantenne Cornelius Gurlitt. Le opere il cui valore supera il miliardo di euro, sono state ritrovate a novembre accatastate in armadi e ripostigli.
Giunge adesso la notizia che altre 60 opere sono state rinvenute nella casa di Salisburgo dello stesso Gurlitt, tra le quali spiccano un Picasso e vari quadri di Monet e Renoir.
Una scoperta sensazionale, che non mette dunque la parola fine a quella che fu la preziosa operazione portata a termine dagli investigatori tedeschi appena tre mesi fa.