I migranti, che erano stati mandati con un pullman da Peter Dreyer, membro del consiglio comunale di Landshut, verso Angela Merkel, oggi sono tornati in Baviera sullo stesso autobus, scrive il quotidiano “Berliner Zeitung”.
Nella giornata di ieri Dreyer aveva inviato un autobus con 31 rifugiati siriani verso la Cancelleria federale a Berlino in polemica con le politiche migratorie di Angela Merkel.
Ha detto che se la Germania accoglie 1 milione di profughi, la sua città ne può prendere 1.800. Gli altri, ha promesso, li farà sedere su un autobus e li manderà direttamente dalla Merkel.
Secondo il quotidiano di Berlino, l’autobus ha viaggiato per 600 chilometri e, secondo Dreyer, i profughi erano stati informati su dove stessero andando. La radio “Inforadio” a sua volta ha riferito che i profughi erano disinformati e pensavano che a Berlino avrebbero ottenuto un appartamento. Il portavoce del governo Steffen Seibert aveva riferito che per la notte i migranti erano stati collocati in un albergo alla periferia della città.
Lo stesso Dreyer era partito in auto per Berlino dopo la partenza del pullman. Secondo il tabloid “Bild”, alla fine di ottobre in una conversazione telefonica con la Merkel aveva promesso di inviare un autobus a Berlino con i rifugiati. Allora la Merkel aveva capito lo sfogo, ma da allora la situazione non è cambiato per niente. Il politico aveva promesso di recarsi a Berlino in precedenza.
Angela Merkel non ha commentato l’azione di Dreyer, ma Seibert ha detto: “la condivisione dei compiti dello Stato prevede che i lander (regioni) e i comuni si facciano carico di ospitare i rifugiati.”
“Il governo sa che il numero dei rifugiati in tutta la Germania, in particolare in Baviera, è motivo di gravi difficoltà”, — ha detto il rappresentante del governo, ma ha sottolineato che Berlino ha adeguatamente sostenuto finanziariamente le regioni per affrontare l’emergenza.