Il Soccorso alpino (formato anche da trentini) ha superato la galleria di un chilometro a 900 metri di profondità nella Grotta Riesending-Schachthöhle in Baviera
I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelologico sono al lavoro da una ventina di ore per recuperare l’escursionista che si è ferito a 2.000 metri di profondità in una caverna naturale della Baviera.
Come si sa, era stato chiesto aiuto ad esperti di Austria, Svizzera e Italia. Tra questi ultimi era stato fatto appello anche a degli specialisti trentini, che ovviamente si sono attivati subito.
Il piano di recupero prevedeva la risalita dell’infortunato in barella, con la pausa in cinque stazioni provvisorie dove il ferito sarebbe stato ristabilizzato e rimedicato.
La galleria che separa il campo 5 dal Campo 4 è lunga 900 metri. Per risalire da Campo 4 a Campo 3 si dovrà sostituire la barella originale con un’altra italiana più leggera e adatta a superare i passaggi più difficili.
Stamattina c’è stato anche il cambio dei tecnici (sono 20 in tutto) per consentire l’adeguato riposo dopo alcuni giorni di emergenza.
Si pensa che saranno necessari altri due giorni per completare l’operazione di soccorso.