Porti: successo Trieste con operatori bavaresi

(ANSA) – TRIESTE, 12 NOV – Il sistema portuale triestino in
vetrina in Baviera. In collaborazione con Camera Italo-Tedesca
di Monaco nella sede della Camera di commercio e Industria di
Monaco e Alta Baviera, la Camera di commercio Trieste attraverso
Aries e con la collaborazione di Autorità Portuale di Trieste,
associazioni di categoria imprese portuali (spedizionieri e
agenti marittimi) e imprese stesse, il sistema portuale Trieste
si è presentato e confrontato con gli imprenditori tedeschi.

Numerose le imprese bavaresi – e tedesche più in generale – che
hanno partecipato all’evento, con anche la presenza in sala del
vicepresidente dell’associazione dei Trasportatori della
Baviera, Wolfgang Anwander e dell’ad dell’associazione degli
spedizionieri della Baviera, Edina Brenner.

“Trieste più che un porto che guarda al sistema italiano – ha
detto il presidente Cciaa Trieste, Antonio Paoletti – è un porto
che guarda al suo bacino naturale: Baviera, Austria, Repubblica
Ceca e Ungheria”. Paoletti ha evidenziato i vantaggi dei Punti
Franchi del Porto di Trieste:”Merci che possono essere mantenute
in un magazzino di porto franco come merci estere, differimento
dazi e Iva all’importazione dopo 180 giorni, vantaggi fiscali
sulle lavorazioni effettuate sulle merci stesse”.

A Paoletti ha fatto eco il rappresentante della Camera
tedesca, Peter Kammerer: ”Questo evento segue la verifica alle
strutture dello scalo fatta dalla nostra commissione trasporti
che ha toccato con mano l’efficienza operativa. L’Italia è il
quarto Paese per interscambio con la Baviera: 10 miliardi euro
di scambi nel 2013 con possibilità di crescita. Il Porto di
Trieste è la nostra naturale porta di accesso al far East e
perciò siamo qui a creare opportunità di ulteriori rapporti
commerciali. Vanno potenziate le infrastrutture di collegamento,
ma vi sono ancora notevoli possibilità di implementazione di
utilizzo di quelle esistenti”, ha concluso.

Il presidente associazione spedizionieri Aspt Astra, Stefano
Visintin, ha messo in luce le innovazioni nella gestione dei
flussi delle merci in transito rilevando che si sta “arrivando a
un sistema unico di gestione denominato Sinfomar. Un sistema che
agevolerà i tempi di importazione ed esportazione delle merci”.

Per l’ad associazione spedizionieri Baviera, Edina Brenner,
“per spostare maggiori interessi dai porti del Nord Europa verso
quelli del Sud e in particolare Trieste, servono servizi di
sdoganamento sempre più veloci e un’informazione continua sui
servizi per gli operatori. Oggi molte di queste informazioni
sono state fornite ed è stata un’ ottima occasione per
comprendere meglio l’ offerta dello scalo giuliano”.

All’evento di presentazione e ai successivi business meeting
organizzati con le aziende bavaresi hanno preso parte Europa
Multipurpouse Terminals, General Cargo Terminal, Terminal Frutta
Trieste, Trieste Marine Terminal, Terminal Intermodale Fernetti,
Società Alpe Adria, Società Italiana per l’Oleodotto
Transalpino. (ANSA).

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