Elisabetta di Baviera nacque il 24 dicembre 1837 a Monaco di Baviera. Entrambi i genitori appartenevano Wittelsbach, il padre era discendente dalla famiglia dei duchi di Baviera e la madre apparteneva alla famiglia reale.

La giovane Elisabetta all’età di quattordici anni si innamorò per la prima volta del conte Richard, scudiero stipendiato del duca, ma dato che il ragazzo non era un buon partito, venne allontanato dal palazzo. Nel 1853 erano in corso alcune trattative fra la duchessa Ludovica e sua sorella, l’arciduchessa Sofia per far sposare la figlia della prima, Elena, col figlio della seconda, l’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria. Ludovica e Sofia decisero di far incontrare i figli nella residenza estiva dell’imperatore, durante la festa di compleanno di quest’ultimo e annunciare pubblicamente il loro fidanzamento. Ludovica decise di portare anche con sé Elisabetta e fu proprio di quest’ultima che si invaghì Francesco Giuseppe.

Il matrimonio venne celebrato il 24 aprile 1854, lei ha sedici anni, lo sposo ventiquattro e governa un impero che conta 52 milioni di persone. È un momento difficile e di crisi preannunciato dalle rivoluzioni del 1848. Elisabetta entra in un mondo nuovo, austero, che si scontra con il suo carattere forte e ribelle; la vita di corte è dura, il protocollo da seguire è troppo rigido.

Il 5 maggio 1855 nasce una bambina, Sofia. Da usanza della corte, la bambina viene tolta alla madre e affidata alle cure della nonna e delle bambinaie. Dopo il congresso di Parigi del 1856 che mette fine alla guerra di Crimea, l’Austria rimane ancora più isolata nel contesto degli altri paesi europei. È in questo periodo che nasce la secondogenita degli Asburgo, Gisella. Anche questa volta il cerimoniale di corte prevede l’allontanamento della piccola dalla madre, ma stavolta Elisabetta chiede e ottiene con fermezza che entrambe le bambine vengano sistemante vicino alle sue stanze.

Nel 1857 Francesco Giuseppe inizia un periodo di viaggi diplomatici ed Elisabetta parte con il marito. Tutto sembra andare per il meglio, quando Sofia la maggiore delle figlie si ammala terribilmente e muore. Nel dicembre del 1857 Elisabetta è di nuovo mamma, nasce infatti l’erede al trono, Rodolfo.

Il 1859 è un periodo difficile non solo per l’Austria, ma anche per Elisabetta. Si ammala, dimagrisce e una tosse sottile la tormenta, la tubercolosi. Si trasferisce a Madera dove sembra essere guarita ma appena tornata a Vienna, ricomincia a stare male, stavolta è la depressione. Diviene isterica e anoressica, ossessionata dalla paura di invecchiare e di perdere la sua freschezza e la sua bellezza, si chiude in sé e diventa profondamente instabile. Era alta 1 metro e 72 e pesava 50 kg aveva capelli castani folti e lunghissimi che sciolti le arrivavano alle caviglie. La sua giornata era impegnata svolgendo attività fisica, scherma, equitazione e ginnastica.

Nel 1889 a Mayerling il figlio Rodolfo si suicida. Questo grave episodio è ancora avvolto nel mistero. È in occasione di questo incidente che la coppia imperiale, che ormai conduceva vite separate si riavvicina, seppur per breve tempo. Francesco Giuseppe e la moglie ormai non si vedono quasi più né si scrivono. Elisabetta trascorre molto tempo in Ungheria, ama viaggiare e girare l’Europa.

Nel 1898 Elisabetta è a Ginevra. Nel pomeriggio, mentre passeggia sulle rive del lago, un corvo si avvicina e con colpo d’ali le sfiora l’acconciatura. Interpreta questo avvenimento come un sventura. La mattina seguente durante la una sua solita passeggiata, viene colpita al cuore da una lima sottilissima. Ad impugnare l’arma è Luigi Lucchini un anarchico accecato dall’odio verso il potere.

Il 17 settembre viene celebrato il suo funerale.