Attualità sabato 31 ottobre 2015 ore 16:00
Il governatore Rossi ha invitato i presidenti di Umbria e Marche a un incontro per lavorare alla sua costituzione: “Avremmo più peso in Europa”
FIRENZE — Il modello è quello della Baviera. Una mega regione da 12 milioni di persone, capace di avere a Bruxelles un edificio tutto per sé a due passi dalla sede dell’Europarlamento.
L’‘Italia di mezzo’, così si chiama per ora la macroregione che comprenderebbe Marche, Umbria e Toscana non avrebbe ovviamente gli stessi numeri della Baviera, visto che gli abitanti sarebbero poco più di 6 milioni, ma sarebbe comunque un passo avanti.
Di cui è ben consapevole il governatore Enrico Rossi che in questi giorni ha provato ad accelerare, invitando in diretta Rai, gli altri due presidenti Catiuscia Marini e Luca Ceriscioli a un incontro per definire i prossimi passi.
“Con l’Umbria e le Marche ci sono
un paesaggio, una storia, una cultura, una struttura economica e
sociale che fanno da base e possono spingerci a mettere insieme
servizi e politiche – ha detto Rossi -, senza per questo rinunciare, ciascuno di
noi, a rinunciare a se stesso. Penso che l’utilizzo dei fondi
europei possa essere uno dei temi su cui provare a sviluppare un
percorso insieme”.
“In un mondo globalizzato non possiamo
pensare di andare in Europa con 20 Regioni – ha aggiunto Rossi – Ci confrontiamo con
Regioni europee che contano non meno di 10 milioni di abitanti”.
Rossi ha anche rassicurato i toscanocentrici.
“A tutti coloro che sono preoccupati di perdere
la Toscana – ha detto – posso assicurare che non è così e che ne’ noi, ne’ le
altre regioni, perderemo la nostra identità. Non rinunciamo alla
Toscana”.