È la prima volta che il più importante premio europeo per “outsider art” va ad un italiano. Anzi, a un’italiana: Giulia Zini, 18 anni, originaria di Novellara (Reggio Emilia) sabato 22 novembre, infatti, a Monaco di Baviera, ha ricevuto l’Euward 6, un riconoscimento che viene assegnato ogni quattro anni a disabili dall’Heilpädagosches Centrum Augustinum di Monaco di Baviera.
Giulia Zini è l’artista di punta dell’Atelier, un’esperienza avviata nel 2003 a Reggio Emilia e poi anche a Bergamo, da Luca Santiago Mora, fotografo e videomaker. Ormai sono decine e decine i bambini e i ragazzini che hanno preso parte ai lavori in tutti questi anni, sperimentando la bontà di un percorso capace di liberare straordinarie energie creative. Giulia Zini è certamente la bandiera dell’Atelier, capace di creare opere di grande impatto pubblico, come quella recentemente realizzata per il bar dell’Humanitas Gavazzeni a Bergamo: un disegno di tre metri per tre, che rappresenta un grande, elegantissimo uccello, ribattezzato “Quelzacuater dell’Errore”. «È uno degli animali più eleganti e affettuosi che ci siano», aveva spiegato Luca Santiago Mora in occasione dell’inaugurazione dell’estate scorsa. «Ci voleva una dolcezza rassicurante in un bar di un luogo come quello; un abbraccio immenso di conforto, compassione, per le tante faticose storie e battaglie che si affacciano al suo bancone».
Giulia Zini sapeva già di essere nella terna dei candidati alla vittoria, ed era stata invitata ad essere presente a Monaco per la proclamazione. I suoi disegni – sempre immagini di animali – sono creature meravigliose, realizzate con una abilità e una energia affascinanti, frutto di una fantasia delicata e potente allo stesso tempo. «In atelier, con i ragazzini, da sempre raccontiamo solo di animali. Animali rari, paleontologia a mani nude, solo carta, parole, matite e colori», racconta Luca Santiago Mora. «In atelier il contrario di normale è speciale, quello di guardare è vedere». Il metodo dell’Atelier ha una sola regola ferrea: nessuna retromarcia consentita, ed è vietatissima la gomma. «Andare avanti piuttosto, proseguire sempre da quel che c’è, per quel che si è», spiega sempre Santiago Mora. «Che è poi un po’ quello che si capisce della vita, da grandi».
Quanto a Giulia, il maestro la descrive così: «Giulia, se la incontri per strada fai fatica a guardarla negli occhi, un po’ per la timidezza assoluta, un po’ per lo strabismo che ti disorienta. In atelier, come l’albatro di Baudelaire, dispiega ali regali e ti lascia piccolo piccolo in basso, piedi a terra. Ormai disegna su fogli che sono fondali da scenografia, bestie da lasciar d’incanto, con una passione e una tenacia quasi maniacali». Una passione e una tenacia che hanno conquistato i giurati di Monaco. •
* Fonte: Vita.it
Vita S.p.A. è la società editrice del magazine Vita, mensile dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit.
A PROPOSITO
- L’EUWARD è un premio europeo di pittura e grafica che viene assegnato ad artisti con disabilità. E’ stato creato nel 2000 dall’Heilpädagosches Centrum Augustinum di Monaco per offrire agli artisti disabili un forum professionale per il loro lavoro creativo.
- L’Atelier dell’Errore è un laboratorio di arti visive dedicato da Luca Santiago Mora alla neuropsichiatria infantile dove gli errori nei disegni non si cancellano e sono punti di ripartenza, di nuova vita. Dal 2002 il Laboratorio collabora con l’Ausl di Reggio Emilia e dal 2012 anche con l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Dal 2011 è stata costituita ufficialmente l’Associazione Atelier dell’Errore onlus; come opera d’Arte relazionale o Scultura sociale, ha partecipato a numerose esposizioni in Italia e all’estero. Per Humanitas Gavazzeni e Fondazione Humanitas l’atelier dell’Errore ha realizzato già nel 2010 un’installazione apposita, tutt’oggi visitabile, dedicata al reparto di Radioterapia e Medicina Nucleare intitolata “Energia della bellezza” a cura di Bianca Tosatti.
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