Nuova Ducati, su il sipario. Dovi: "Siamo cresciuti"

10 marzo 2014 – Monaco di Baviera (Germania)

Da sinistra Dovizioso, Dall'Igna, Hackenberg e Crutchlow

Da sinistra Dovizioso, Dall’Igna, Hackenberg e Crutchlow



Questanno è stata scelta unoriginale location per la presentazione stampa del Ducati Team, pronto a scendere in pista per il Campionato del Mondo di MotoGP 2014. A conferma del sempre più forte e sinergico legame delle `rosse di Borgo Panigale´ con il gruppo Audi, lincontro ufficiale di presentazione del Ducati Team è avvenuto presso lAudi Forum allinterno dellaeroporto di Monaco di Baviera.In questo contesto sono stati presentati i programmi sportivi della nuova stagione e illustrati i contenuti tecnici della nuova Desmosedici GP14Gazzetta dello SportGazzetta dello SportGazzetta dello SportAndrea DoviziosoCal CrutchlowCrutchlow e DoviziosoIn serata Dovizioso ha partecipato alla presentazione dei programmi sportivi Audi, eccolo a bordo della barchetta per Le Mans Il danese Kristensen ha spiegato a Dovi come si guida il bolide per Le MansDovi ha ricambiato spiegando come si pilota la Desmosedici




Factory 2
A ostacolare i piani di rinascita, semmai, è la nuova categoria che sta per essere varata dalla Dorna, la “Factory 2”, pensata proprio per frenare i vantaggi della Ducati che ha scelto di iscriversi nella categoria Open, cosa che permetterà di utilizzare 12 motori (non congelati nello sviluppo) anziché i 5 dei team ufficiali, di utilizzare 24 litri di benzina anziché 20 e una gomma più soffice, dietro l’obbligo di utilizzare il software Magneti Marelli fornito dalla Dorna. Mossa che ha fatto arrabbiare la Honda (e la Yamaha). Così, la nuova regola imporrà dopo 1 vittoria, 2 secondi o 3 terzi posti, che i motori scendano a 9 e i litri di benzina a 22,5. “Ovvio che siamo arrabbiati e che non ci piaccia questa soluzione ideata a un paio di settimane dal via del Mondiale – spiega Dall’Igna – ma vivo nel mondo reale e posso capire perché sia nata. Però la nostra esigenza è quella di sviluppare la moto e per farlo questa era l’unica opportunità. Il vero problema è legato alla riduzione dei consumi, perché nel software non ci sono strategie che riguardino l’utilizzo di minor carburante. Ma è anche vero che, se dovessimo arrivare a questo momento, vorrebbe dire che la moto è diventata competitiva. E per questo il compromesso potrebbe essere di quelli ragionevoli”.

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