Sono state le stesse forze navali libiche a soccorrere un’imbarcazione andata in avaria al largo della Libia. Il barcone carico di migranti era diretto in Italia.
Due persone hanno perso la vita mentre altre 108 sono state tratte in salvo.
Il flusso di arrivi sia sulla rotta del sud Europa attraversando il Mediterraneo sia quella balcanica resta incessante. Migliaia di persone in fuga da guerra e povertà rischiano la vita sperando di poter ricostruirsi un futuro.
Ma dopo le aperture dei primi mesi di emergenza ora anche la Germania e in particolare la Baviera hanno intensificato le deportazioni di coloro che non hanno ottenuto lo status di rifugiato. I migranti attendono il responso all’interno di centri di accoglienza.
“La gente è a conoscenza della procedura in corso nei loro confronti – spiega Stefan Krug, direttore del Dipartimento per l’asilo della Baviera – È un iter veloce che ovviamente li deprime. D’altra parte quando affrontiamo la loro posizione lo facciamo in modo razionale. Malgrado tutto, considerando la situazione l’umore è abbastanza buono”.
L’Unione Europea negli ultimi vertici ha deciso di concedere l’asilo esclusivamente alle persone provenienti da Siria ed Eritrea e di rimpatriare chi è considerato “migrante economico”.
Open all references in tabs: [1 – 3]