È morto Cornelius Gurlitt, il collezionista del cosiddetto tesoro di Hitler. Il portavoce ha spiegato che è morto a 81 anni lunedì 5 maggio, a Schwabing,un quartiere residenziale di Monaco, dove viveva.
OLTRE 1.400 OPERE D’ARTE Nella sua abitazione di Monaco di Baviera le autorità tedesche avevano scoperto nel 2012 oltre 1.400 opere d’arte: c’erano capolavori di Chagall, Renoir, Matisse, Picasso, Toulouse-Lautrec, Nolde, Courbet, Beckmann, Liebermann, Dix. Gurlitt le aveva ereditate dal padre Hildebrand, celebre curatore e collezionista d’arte durante il nazismo, che a sua volta ne aveva preso possesso dopo i sequestri del regime di Hitler agli ebrei nell’ambito di una vera e propria guerra alla cosiddetta “arte degenerata”.
L’INCHIESTA Subito dopo il ritrovamento, Cornelius Gurlitt aveva rivendicato con forza il legittimo possesso delle opere. Sulla collezione era stata aperta una inchiesta tuttora in corso. Gurlitt aveva trovato un accordo con le autorità tedesche per le verifiche sulle opere in suo possesso. La magistratura tedesca ha sinora stabilito che 458 opere custodite da Gurlitt sono state trafugate dai nazisti agli ebrei.