La polizia di Monaco resta in allerta in seguito alle minacce di un attentato a Capodanno che la sera del 31 dicembre hanno fatto chiudere la stazione centrale e quella del quartiere occidentale di Pasing, indicate come probabili obiettivi dell’azione kamikaze. Il portavoce della polizia bavarese Sven Mueller ha riferito che le descrizioni di possibili attentatori includono diversi “nomi comuni arabi”, che potrebbero anche essere falsi. In ogni caso, stamane per le strade della città sono stati dispiegati altri duecento agenti per individuare eventuali attività sospette e rassicurare la popolazione. L’allerta di giovedì era scattata in seguito ad una segnalazione proveniente dalle autorità francesi alle 20.
La minaccia terroristica a Monaco di Baviera non è più “imminente”. Lo ha comunicato la polizia cittadina, secondo quanto riferisce France Info.
La polizia tedesca, intanto, sta dando la caccia a sette iracheni residenti a Monaco sospettati di voler colpire la notte di capodanno la stazione ferroviaria di Monaco o quella della vicina Pasing: lo ha reso noto l’emittente radiotelevisiva pubblica Bayerischer Rundfunk del Land della Baviera, secondo quanto scrivono i media del Paese. I sette sarebbero già noti alla polizia. Sempre secondo l’emittente, ad informare le autorità tedesche sarebbero stati i servizi segreti americani, oltre a quelli francesi.
Si temeva che attentatori suicidi dell’Isis potessero colpire una delle due stazioni di Monaco chiuse ieri sera. E’ quanto ha detto il ministro dell’Interno della Baviera, secondo quanto riferisce la Bbc. Il capo della polizia ha aggiunto che informazioni ricevute parlavano di cinque o sette militanti. Le due stazioni sono state riaperte.
“Sono felice che fino a questo momento nulla sia accaduto e spero che continui così”, ha detto il ministro Joachim Herrmann in una conferenza stampa in cui ha citato le stazione centrale di Monaco e quella di Pasing come possibili obiettivi dell’attacco. Le due stazioni sono state riaperte questa mattina poco prima delle quattro, come ha annunciato la polizia della città bavarese in un tweet. Il ministro ha aggiunto che le informazioni provenivano da “un’agenzia di intelligence amica”. Secondo media locali citati dalla Bbc, si tratterebbe dei servizi francesi.
Due informazioni, che la polizia del capoluogo bavarese aveva definito “concrete, da non poter mettere sotto il tappeto” hanno fatto scattare l’emergenza: due stazioni bloccate, quella centrale e quella del quartiere occidentale di Pasing, l’intervento delle forze speciali e l’evacuazione progressiva dell’intera area attorno allo scalo centrale. Quindi una serie di avvertimenti, lanciati dalle forze dell’ordine ai cittadini attraverso i social media, anche nelle lingue delle comunità straniere più diffuse (tra cui l’italiana), a evitare gli assembramenti nel centro della città. Nel corso della notte sono stati fatti affluire a Monaco rinforzi di polizia dalle zone meridionali della Baviera. Dopo l’iniziale riservatezza, la stessa polizia ha confermato che la minaccia proviene da un gruppo islamista non conosciuto che avrebbe progettato più attentati nella città bavarese. La Sueddeutsche Zeitung, citando fonti dell’unità di crisi, ha riferito di sei sospetti terroristi su cui si focalizzerebbero le indagini.
In settimana erano giunti allarmi su possibili attentati in stazioni nella regione di Monaco, che erano stati valutati “non credibili”. Giovedì un nuovo avviso che non è stato possibile verificare fino in fondo avrebbe convinto i responsabili della sicurezza di Monaco a non correre alcun rischio e a far scattare l’emergenza.