Il seme del malcontento verso la politica di accoglienza dei migranti del cancelliere tedesco Angela Merkel, piantato in Baviera, sta mettendo radici in tutta la Germania. Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt, un sondaggio Emnid effettuato per il quotidiano Bild am Sonntag mostra che solo il 50% della popolazione è d’accordo con la Merkel quando afferma che la Germania ha i mezzi e l’organizzazione per fare fronte all’afflusso di massa, mentre il 45% resta convinto che la Germania non sia in grado di farlo.
Venerdì 9 Horst Seehofer, il primo ministro del Land della Baviera e capo della Unione cristiano sociale (Csu), il partito alleato della Cdu della Merkel, ha chiesto ufficialmente di stabilire un tetto all’afflusso di rifugiati, minacciando anche il governo centrale di intraprendere azioni legali, mettendo in dubbio la costituzionalità delle misure adottate. “L’afflusso attuale ci sta schiacciando”, ha dichiarato Seehofer al settimanale Welt am Sonntag, “Ci sono troppe persone”. Mentre il governo federale sta semplicemente cercando di gestire l’afflusso, Seehofer intende “controllarlo e limitarlo”. Queste sono le due “scuole di pensiero in opposizione tra di loro”, ha aggiunto.
La Baviera chiede di istituire zone di transito ai confini della Germania, dove i richiedenti asilo che non hanno alcuna possibilità di essere accettati possono essere allontanati in modo più rapido. Il nuovo coordinatore degli aiuti ai rifugiati fresco di nomina della Merkel, Peter Altmaier, ha annunciato domenica 11 che la coalizione deciderà a breve come e dove stabilire le zone di transito. Ciò segna un primo successo per Seehofer.
Durante il fine settimana, la Merkel ha ribadito la sua posizione, secondo cui la Germania è all’altezza di rispondere alla sfida dell’afflusso dei rifugiati. Resta da vedere se dimostrazione di forza di Seehofer abbia danneggiato in modo permanente il clima della coalizione di governo.
Alcuni membri della CDU sono d’accordo con il loro partito gemello bavarese: “Le richieste dello stato della Baviera sono completamente comprensibili e corrette”, ha detto l’eurodeputato Cdu, Klaus-Peter Willsch, secondo il quale chi lavora per gestire l’afflusso dei con i rifugiati deve avere “il diritto di esigere che i politici agiscano e infine rallentino il flusso sfrenato dei rifugiati e degli immigrati. La Germania non può accogliere 10 mila persone al giorno, non possiamo farlo, e non vogliamo farlo”.
In settimana sono previsti colloqui tra la Merkel e i responsabili degli Interni del Cdu e Csu. E l’altro alleato, la socialdemocratica SPD? Il suo leader, il vice-cancelliere Sigmar Gabriel, accusa i democristiani di fare il doppio gioco, tra il credo incondizionato della Merkel e la risposta limitata proposta da Seehofer. La politica della SPD invece è in una lettera scritta al settimanale Der Spiegel insieme con il ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, anche lui membro della Spd: “Noi non possiamo accogliere e integrare in modo permanente più di 1 milione di rifugiati ogni anno”. Frase che ha subito provocato una violenta opposizione dell’ala di sinistra del partito.