MONACO DI BAVIERA – Mi mancano i quadri, ne sono il legittimo proprietario, “devono tornare a casa”. In una lunga prima intervista esclusiva a “Der Spiegel” (anticipata online sia in tedesco sia in inglese) Cornelius Gurlitt, nel cui appartamento di Monaco di Baviera sono stati trovati oltre 1’400 quadri tra cui capolavori sconosciuti di Matisse, Klee, Picasso e di espressionisti tedeschi, conferma di avere ereditato i dipinti da suo padre collezionista.
Convinto che la stragrande maggioranza dei quadri siano di provenienza legittima e non facciano parte del cosiddetto “tesoro di Hitler”, Gurlitt, 80 anni, chiede alla procura di “ricostruire la reputazione di mio padre”.
Il lungo articolo del settimanale è intitolato “Intervista con un fantasma”, e si svolge tra l’altro a bordo di un treno, che Gurlitt prende regolarmente per andare a vedere il suo medico nel sud della Baviera, in quanto ha seri problemi di salute. Gurlitt, un personaggio molto schivo e discreto, definisce i quadri i suoi soli amici, sostenendo che suo padre non è mai stato né razzista né nazista.
ATS