Piove sul bagnato. In Italia? No, qui anche quando diluvia, il bugiardissimo ed i suoi sgherri della dis informazione assicurano che splende il sole. E’ in Germania che piove, anzi grandina, sulla Merkel e le sue idiozie. Grazie anche ad una classe dirigente privata che ha dimostrato la medesima cialtroneria di quella di altri Paesi, a partire dall’Italia tanto vituperata. Prima hanno provveduto i banchieri tedeschi, truccando (con la complicità delle agenzie di rating americane) i dati della Grecia. Ma i media di servizio tedeschi, e non solo tedeschi, hanno nascosto tutto. Poi ha provveduto la Merkel a mettere a rischio la sopravvivenza dell’Unione europea con le criminali politiche economiche imposte ad Atene. La cancelliera e’ andata avanti nella distruzione dell’Europa con la sua demenziale politica sull’immigrazione. Creando casini e disastri in tutti i Paesi dell’Est, favorendo ondate di invasori sempre più frequenti. E infine è arrivata la vicenda Volkswagen, che magari non è neppure limitata alla Volkswagen ma che evidenzia come il profitto sia l’unica regola valida anche in Germania. Basta? No, non basta. Perché adesso cominciano i problemi di politica interna. La cancelliera ha scaricato il problema degli invasori innanzi tutto sulla Baviera. Dove regna la Csu, storica alleata della Cdu della Merkel. Ora, però, i bavaresi si sono accorti che gli invasori sono troppi, sono ingestibili. E protestano, ironizzano, polemizzano. Mentre scoppiano incidenti nei centri di accoglienza, con feriti tra gli invasori e pure tra i poliziotti. In tutta la Germania stanno crescendo i consensi ai movimenti che si oppongono alla demenziale politica della Merkel e la Baviera sta pensando di introdurre, senza il permesso di Berlino, regole per respingere gli invasori. Ne è passato del tempo da quando Merkel e quell’altro genio di Sarkozy ridacchiavano sull’Italia.
About Augusto Grandi
è un giornalista e scrittore italiano. Dopo alcune esperienze in radio e testate locali, nel 1987 è diventato redattore del quotidiano economico Il Sole 24 Ore, come corrispondente per Torino, Piemonte e Valle d’Aosta.
È autore di “Un Galeone tra i monti” (pubblicato nel 2002 dall’Editore Musumeci), “Sistema Torino” (2002, Dario Musso Editore), “Sistema Piemonte” (Intergrafica), “Baci e bastonate” (2007, Edizioni Angolo Manzoni) e ha collaborato ai volumi “Monferrato” (1998), “Piemonte terra di emozioni, terra di golf” (2002), “Piemonte frontiere” (Label, 2004) e “Il Toro siamo noi” (2006).
Nel mese di marzo 2008 è uscito, “Lassù i primi. La montagna che vince”, pubblicato da Daniela Piazza Editore, un saggio sulle popolazioni alpine che intreccia valutazioni di taglio economico, sociologico e culturale.
Nel 1997 ha vinto il “premio giornalistico Saint-Vincent” e il premio “Giornalista solidarietà”. Nel 2008 è stato premiato per la sua attività giornalistica dal “Museo del Gusto” di Frossasco e ha ottenuto il Premio GrinzaneMontagna per il saggio “Lassù i primi”. Sempre nel 2008 ha ottenuto l’Anguillarino d’Argento per “Baci e bastonate” ed ha vinto il Premio Acqui Ambiente per il saggio “Lassù i primi”. Nel dicembre del 2009, sempre per Daniela Piazza Editore, è uscito “Razz. Politici d’azzardo”, un romanzo ambientato nel sottobosco della politica italiana. Nel 2010 gli sono stati assegnati il premio alla carriera “Officina delle idee” della Città di Rivarolo Canavese (Torino) e il premio alla carriera “Polesani nel mondo”. Nel 2011, in coppia con Teresa Alquati, ha firmato “Eroi e cialtroni: 150 anni di controstoria”, pubblicato da Politeia, nel quale si analizza in chiave critica la storia economica dell’Italia dall’unità a oggi. Nel 2012 ha pubblicato, con Daniele Lazzeri ed Andrea Marcigliano, “Il Grigiocrate, Mario Monti nell’era dei mediocri”, per le edizioni Fuori Onda.
È membro della giuria del “Premio Acqui Storia” 2011 nella sezione divulgativa. Dal 2011 è senior fellow del Centro studi Nodo di Gordio.
Nel 2011 ha partecipato a due volumi collettivi: “Altri Risorgimenti”, antologia ucronica curata da Gianfranco de Turris e pubblicata da Bietti Edizioni, una specie di controstoria ipotetica del risorgimento italiano; e “La profondità strategica turca nel pensiero di Ahmet Davutoglu”, testo edito dal centro studi Vox Populi, per il quale ha collaborato alla realizzazione del volume collettivo “Oltre Lepanto”.
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