Marco Melandri e la BMW puntano alla vittoria

 

Siamo andati a Monaco di Baviera per assistere alla presentazione ufficiale del team BMW dove piloti e vertici della Casa dell’elica hanno chiarito, al riparo da una fitta nevicata, gli obbiettivi per il 2013: vincere.
LA CASA

StephanSchaller, direttore generale BMW Motorrad, dopo aver ricordato il record di vendite BMW per il 2012, ha immediatamente chiarito la scelta di puntare su un solo team, a differenza dei due dello scorso anno, dicendo infatti che è stata la scelta più logica in quanto le “forze” saranno concentrate ed il meglio di Italia e Germania consentirà di portare avanti lo sviluppo di una moto che ha tutte le caratteristiche per essere protagonista di questa nuova stagione SBK. “La decisione di affidare parte della direzione del team all’ Italia è stata motivata sia dagli ottimi risultati che per dare continuità a quanto fatto lo scorso anno, anche per non dover far ritrovare a Marco l’ottimo feeling che ha con il team”.

Dopo il doveroso ringraziamento al main sponsor GoldBet ha lasciato la parola allo staff WSBK ed ai piloti.

IL TEAM MANAGER
Andrea Buzzoni, general manager BMW Motorrad WSBK
, ha così parlato dei primi test 2013: “Abbiamo avuto solo tre giorni di asciutto ma nonostante ciò siamo piuttosto soddisfatti, siamo riusciti a provare molto materiale e Marco (Melandri ndr.) ha individuato una buona linea da seguire per lo sviluppo che procederà per tutta la stagione. Siamo fiduciosi di partire da un’ ottima base ed anche Chaz (Davies, neoacquisto del team BMW ndr.)ha dimostrato costante miglioramento e contiamo su di lui perché arrivi rapidamente a livello dei top rider. Per quanto riguarda la Stock 1000 è inutile nasconderci, siamo campioni uscenti con SylvainBarrier che ha vinto dopo una stagione incredibile e puntiamo a confermare i risultati ai quali siamo avvezzi; Greg Gildenhuys ha esordito lo scorso anno a Magny Cours con un ottimo quarto posto nelle libere asciutte ed è comunque tre volte campione di Sud Africa, è chiaro che contiamo molto anche su di lui”.

I PILOTI
Si sono trovati subito bene e, anche se la spalla di Melandri non era ancora al 100%, i buoni risultati cronometrici ed il miglioramento del feeling con la moto hanno confermato l’ ottimo lavoro svolto da BMW.

Marco Melandri: “Sono molto diminuiti i problemi di chattering che mi affliggevano lo scorso anno, anche grazie all’ ottimo lavoro svolto da Pirelli con le nuove coperture da 17 pollici ela moto è migliorata in fase di inserimento grazie alle modifiche all’ avantreno ed alla piastra; abbiamo ancora piccole indecisioni per quanto riguarda il posteriore ma sono molto fiducioso per questa stagione perché tutti i piccoli step sono stati fatti nella giusta direzione ed inoltre la mia spalla sta guarendo, vedremo già in Australia che cosa succederà ma sono ottimista”.

LE DOMANDE DI MOTOCICLISMO
A Marco Melandri abbiamo chiesto chi secondo lui sarà l’ avversario più temibile e lui ci ha risposto: “Sicuramente Kawasaki e Sykes che hanno cercato di nascondersi un po’ durante tutti i primi test sono da considerarsi tra i favoriti ma anche Aprilia è ad un ottimo livello”.

Abbiamo poi chiesto ad Andrea Dosoli su cosa hanno puntato durante lo sviluppo e ci ha raccontato che l’obbiettivo principale è la guidabilità e riuscire a far avere ai piloti il maggior feeling possibile, l’elettronica infatti è stata modificata in modo che Marco e Chaz possano gestire più facilmente i parametri durante la guida ed anche telaisticamente tutti gli step sono stati indirizzati alla realizzazione di quest’ obbiettivo: “Non è il setting che abbassa i tempi sul giro, o meglio, lo è se serve ad aumentare la fiducia ed il feeling dei piloti”. Ha poi continuato: “Chaz è ancora ad un secondino dai primi e fino al momento in cui non sarà a livello dei top rider per quanto riguarda la linea da seguire per far progredire le moto seguiremo le indicazione di Marco che la conosce meglio ed ha un feedback molto più ampio, poi si potrà pensare a seguire anche le esigenze di Chaz”.

BARRIER VUOLE VINCERE ANCORA
Nella Stock 1000, Sylvain Barrier vuole naturalmente confermarsi pilota da battere
e la nuova moto lo ha piacevolmente colpito: “Si guida molto bene ed ora c’è la possibilità di regolare mappe della centralina e TC durante la guida, bisogna essere però nel contempo davvero precisi per poter trasmettere ai box le giuste indicazioni e raggiungere livelli sempre più alti; siamo in attesa di andare ad Aragon per fare un ulteriore test di comportamento della nuova HP4 soprattutto nelle frenate lunghe e forti ma per adesso le prospettive sono buone”.

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