L’Europa dell’Est non ci sta! – QuiQuotidiano on

South+East+Europe+Programme+Area+V3_jpgLa Baviera dice stop ai migranti: Horst Seehofer, leader cella CDU bavarese e Thomas del Maizière (pure della CDU) hanno aspramente criticato l’invasione di migliaia di immigrati in Baviera: non è solo una scelta dettata dalla esigenza di ospitare per mesi migliaia e migliaia di immigrati, ma a tutto ciò si deve aggiungere che si muovono senza alcun controllo,  si sistemano dove gli pare, rifiutano di andare dove vengono destinati, azionano i  freni di emergenza dei treni, attuano scioperi della fame per cibo non gradito e spesso fomentano disordini¸ tutto ciò ha portato a prevedere una serie di misure di sicurezza soprattutto attraverso una rallentamento degli ingressi e una maggiore attenzione alle identificazioni. Ciò produrrà una analoga risposta da parte dell’Austri e, con effetto a catena sulla Croazia e sulla Serbia, ecc. con un CAOS certificato da chi irresponsabilmente ha scatenato le cosiddette “primavere arabe”.

Non sono da meno le posizioni di Bulgaria, Polonia e Slovacchia che evidenziano un aspetto che in Italia non viene tenuto in grande considerazione dai nostri governanti: la contaminazione delle radici cristiane. Molto francamente il premier slovacco ha dichiarato “La Slovacchia è un Paese cristiano, non possiamo tollerare l’invasione di 300-400 mila musulmani che vorrebbero riempirci di moschee e cambiare la natura, la cultura e i valori nazionali. In Slovacchia non abbiamo moschee, gli immigrati musulmani non si sentirebbero a casa: per questo motivo vogliamo solo profughi cristiani: altrimenti lasciamo l’Unione Europea. Analoghe le dichiarazioni dei  leader politici Bulgari e Polacchi, tra cui il Nobel per la Pace Lech Walesa, che hanno sostanzialmente espresso lo stesso concetto evidenziando le radici cristiane delle rispettive popolazioni. In Italia questo concetto non è presente sia per la smania autodistruttiva del Vaticano, sia per l’ingordigia elettorale del PD che confida nel voto dei musulmani attraverso la concessione della cittadinanza: senza essere consapevole che questo “ringraziamento” (altrimenti detto “voto di scambio”) è un prestito che dovrà essere onorato con leggi che saranno sempre più improntate alla Sharia.

E questo gli italiani veri non lo vogliono e non lo vorranno mai!

Elio Bitritto

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