Lo Stromboli è sotto osservazione. Quindici ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma e Catania e delle Università di Palermo, Berlino, Monaco di Baviera e Lancaster stanno monitorando l’attività del vulcano con telecamere termiche, sismografi, camere a ultravioletti e microfoni per studiarne i meccanismi eruttivi.
I dati forniti dalle registrazioni saranno poi elaborati e confrontati con quelli raccolti su altri vulcani del mondo.
28 maggio 2013, 9.45