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«Fa ridere sentire la Germania chiedere aiuto. Con la mia terra non si gioca». Rientrata dagli Stati Uniti, Michaela Biancofiore, esponente forzista nata a Bolzano, commenta le nuove disposizioni tedesche sui flussi migratori.
Oggi viene chiesto alla provincia autonoma di Bolzano un ulteriore sacrificio. Da trentina come vive questa decisione?
«Mi stupisce che la grande e forte Germania chieda aiuto all’Italia. Curiosamente oggi “il problema dei migranti non può essere della solitaria altrimenti non esiste l’Europa”. Ha detto proprio così la Merkel che fino a ieri impediva a queste povere anime di travalicare il Brennero e non voleva ascoltare le motivazioni della piccola Italia, provata dall’invasione umana. Mi verrebbe da dir loro “Bene svegliati! Ora incominciate a comprendere a cosa fa fronte da anni il nostro Paese”. Chiederci, attraverso la provincia autonoma di Bolzano, di tamponare l’arrivo di richiedenti asilo – per inciso ricordiamo che i tedeschi offrono aiuto solo ai siriani-, è arrogante e inopportuno. La Baviera ha chiesto all’Alto Adige di ospitare altri 400 migranti. Il resto della vastissima Germania, piena zeppa di alberghi, caserme e vari luoghi dove poter far alloggiare queste persone, cosa fa? È ai limiti dell’immaginazione che il Land tedesco si rivolga a Kompatscher per fare fronte ad un picco di nuovi arrivi. Vorrei ricordare loro che noi siamo quelli che, fino all’altro giorno, a cui rispedivate i migranti. In barba al trattato di Schengen, questi signori impedivano ai migranti il travalico del Brennero e hanno lasciato che Bolzano diventasse una Lampedusa del Nord».
Grillo sul proprio blog scrive “la Merkel chiuda la bocca e apra le porte”. Si trova d’accordo?
«Io mi trovo d’accordo su molti argomenti con Grillo. Certo, i toni sono coloriti, ma la sostanza non cambia. Certo: la Germania faccia la propria parte senza scuse».
Il premier Matteo Renzi dovrebbe chiamare la cancelliera tedesca ed impedire che l’Alto Adige ospiti nuovi migranti?
«Matteo Renzi deve pensare meno agli spot mediatici in Italia e battere di più i pugni in Europa. Sono due le cose che potrebbe ottenere già domani, se solo si attivasse. La prima: l’Italia, i contribuenti italiani, ogni anno versano circa 10 miliardi di Euro all’Europa. Ebbene, visto che noi stiamo facendo fronte all’emergenza senza che l’Europa ci sia accanto, potremmo chiedere, così come hanno fatto altri Stati, il decurtamento della quota. Secondo punto: le navi dei Paesi che hanno aderito al progetto Frontex e che pattugliano il mar Mediterraneo, parlo di Olanda, Inghilterra e Irlanda, hanno poteri extraterritoriali. Dunque, secondo il trattato della navigazioni, sono prolungamenti degli Stati ai quali appartengono. Quando soccorrono in mare le persone invece di portarle in Italia, potrebbero tornare nei propri porti. Questo già ci aiuterebbe tantissimo».
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