BOLZANO. L’Hockey su carrozzina ha riempito Piazza Walther. La seconda edizione dell’amichevole internazionale è stata baciata dal sole. Al torneo – che ha visto in campo il Wheelchair Hockey Tigers Bolzano – hanno partecipato anche i team “Munich Animals” di Monaco di Baviera, i “Black Lions” di Venezia ed i “Magic Torino”. Secondo regolamento, in campo si possono schierare al massimo cinque giocatori per squadrae va detto che tutti gli avversari del W.H. Tigers Bolzano, riserve comprese, erano agguerriti e preparati. Un’attività questa, che oltre a dimostrare che il mondo dello sport è veramente aperto a tutti, rende possibile l’incontro tra persone che vivono in carrozzella e punta ad abbattere i pregiudizi. Katy Mazzier, presidente della squadra bolzanina ricorda che «a dispetto di quel che si potrebbe credere, il Wheelchair Hockey è uno sport a tutti gli effetti e richiede una preparazione completa da parte degli atleti». In Italia è organizzato dalla federazione FIWH che ne rappresenta gli interessi e ne coordina le attività che spaziano dai tornei amichevoli al campionato mondiale. Le squadre si preparano costantemente durante l’anno e devono rispettare tutti i regolamenti di gioco ed equipaggiamento. La disciplina sportiva è esercitabile da persone affette da molte patologie differenti e agli atleti viene richiesto di sviluppare capacità di intuizione per gli schemi e le posizioni da mantenere in campo. Ma l’importanza della Tiger Cup va ben oltre lo spirito agonistico degli atleti e delle loro squadre. Organizzare nel cuore della città un evento simile significa voler mettere in primo piano la forza di persone malate che vengono comunemente ritenute deboli o incapaci di dimostrare le loro abilità, significa dare l’opportunità di sfatare pubblicamente i cliché che circondano il mondo delle disabilità gravi. L’attaccante del W.H. Tigers Bolzano – Fabiano Marchese – dice che i giocatori, che in ogni squadra sono di diverse età e di entrambi i sessi, hanno trovato nello sport non solo un fattore di socializzazione che li unisce, ma anche una vera e propria passione . Ed è proprio questa passione che ieri mattina ha animato il torneo di piazza Walther, dove le carrozzine elettriche hanno sfrecciato e dove gli atleti non si sono risparmiati neanche un colpo di stick o mazza possibile. L’entusiasmo per lo sport, lo spirito di squadra e l’abilità degli atleti in campo hanno dato vita a partite emozionanti e coinvolgenti. Sotto gli occhi stupiti e curiosi di molte persone, i bambini, i ragazzi, le donne e gli uomini disabili
costretti alla carrozzina si sono trasformati in veri e propri campioni.
La giornata si è conclusa, dopo le premiazioni delle squadre, con musica dal vivo e una sfilata di moda. E gli applausi del pubblico a bordo campo.
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