La diocesi di Regensburg (Ratisbona), in Baviera, è pronta: oltre 20mila partecipanti da tutta la Germania hanno dato la loro adesione al 99mo Katholikentag, la “Giornata dei cattolici tedeschi”. Ma nel corso della manifestazione, che inizierà mercoledì 28 maggio per terminare con una solenne celebrazione eucaristica domenica 1° giugno, le presenze giornaliere ai differenti eventi vedranno una presenza calcolabile in oltre centomila partecipanti.
Percorsi di fede e di pietà. Regensburg, città riconosciuta dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”, ha dato vita a una organizzazione fortemente legata al territorio, all’ospitalità bavarese, al fascino delle antiche strade che accoglieranno le migliaia di testimoni di una Chiesa attiva e militante, quale è quella di Germania: la quale è molto affezionata alla manifestazione che raduna le esperienze e le proposte che giungono da tutte le realtà ecclesiali, chiamate a raccolta dal Zdk, Zentralkomitee der deutschen Katholiken (Comitato centrale dei cattolici tedeschi). E dalle parole di Alois Glück, il presidente di Zdk, si evince la sensazione di una ritrovata carica apostolica ed evangelica della Chiesa tedesca: “Prendiamo sul serio i diversi percorsi di fede e di pietà e poniamo le differenti esperienze non come se avessero la prerogativa esclusiva dell’interpretazione di ciò che dovrebbe essere veramente cattolico – ha detto presentando il Katholikentag al portale della Chiesa tedesca, www.katholisch.de -; e nella società e nella politica otteniamo il meglio comprendendo le altre culture, anche per quanto riguarda i richiedenti asilo e gli immigrati”.
Apertura ecumenica. La riflessione sull’immagine dei cristiani e della pari dignità delle persone si svilupperà durante il Katholikentag secondo il motto “Costruire ponti con Cristo”: e in tutto traspare la volontà che questa 99ma edizione sia soprattutto una grande festa di tutti, con l’apertura al dialogo ecumenico, al confronto con i non credenti, con uno sguardo costante alle nuove generazioni che vivono una situazione di difficoltà in prospettiva sia di lavoro che di valori etici in dispersione. Il vescovo di Regensburg, mons. Rudolf Voderholzer, nel suo invito ai giovani e meno giovani ha messo in evidenza che “per noi cattolici si tratta ora di mostrare la nostra bandiera. Chi poteva chiaramente rendere la nostra risposta meglio di voi, rappresentanti di associazioni e organizzazioni cattoliche?”. E ciò che risulta dall’esperienza del Katholikentag, secondo il vescovo, è che “queste giornate dei cattolici sono sempre un segno per plasmare il futuro attraverso la testimonianza della fede”.
Accoglienza e… birra. Storicamente il grande incontro dei cattolici tedeschi è sia un mezzo per farsi conoscere all’esterno, con i vari movimenti e istituzioni laicali e religiose che si aprono al confronto, sia per offrire ai pellegrini e visitatori uno spaccato di ciò che la città ospitante può offrire con la sua cultura. Ecco allora che Regensburg ha messo in atto una campagna di volontariato per risolvere il problema degli alloggi, la maggior parte assicurati attraverso ospitalità nelle famiglie e negli istituti religiosi, ma ha anche messo in produzione una birra speciale per l’occasione (9mila litri), creata da una antichissima birreria locale e personalmente testata da monsignor Voderholzer durante una manifestazione ufficiale: e la sera del 28 maggio le strade della città antica si riempiranno di banchetti come segno si accoglienza per le migliaia di ospiti. Le associazioni cattoliche giovanili, coordinate dalla Bdkj, la federazione della gioventù cattolica tedesca, hanno previsto quasi mille appuntamenti tra workshop, convegni, manifestazioni di informazione sulla prevenzione contro le molestie sessuali e veri happening musicali; i giovani delle scuole cattoliche di Regensburg si sono preparati all’accoglienza attraverso una serie di incontri culturali per guardare verso i Paesi dell’est europeo, in collaborazione con la fondazione Renovabis per le Chiese dell’Europa Orientale.
Generazioni a contatto. Anche alla luce del Sinodo sulla famiglia del prossimo ottobre grande attenzione sarà data al confronto sui temi della morale familiare e delle prospettive della famiglia cristiana: secondo Ulrich Hoffmann, consulente matrimoniale e familiare della diocesi di Augsburg, responsabile del gruppo di lavoro al Katholikentag, si vorranno “mettere le generazioni in contatto, con lo scambio e la discussione. In questo modo i nostri momenti di confronto potranno costruire dei ponti che faranno arricchire a vicenda le tante persone che parteciperanno con le loro esperienze”. La Bayerischer Rundfunk, emittente radiotelevisiva locale della Baviera, collegata col canale nazionale Ard, seguirà con finestre informative gli avvenimenti principali nei 5 giorni di attività. E Regensburg lascerà il testimone a Lipsia, per il centesimo Katholikentag nel 2016.