Neogemellaggio in Germania fra la Protezione Civile di Vestenanova e i Volontari vigili del fuoco di Eichstatt, che festeggiano i 150 anni di fondazione. Fra i settecenteschi palazzi della cittadina tedesca, perla della Baviera per le sue bellezze architettoniche barocche, si è tenuta la cerimonia di gemellaggio fra i due gruppi di volontariato, con ospite anche una delegazione di Chrastava, città della Repubblica Ceca, anch’essa gemellata con Eichstatt. «Abbiamo trovato accoglienza e cordialità straordinarie, all’insegna di una partnership a tutto campo, fortemente voluta dalle autorità cittadine, primi fra tutti il sindaco Andreas Steppberger e il comandante Hiemer», racconta Lino Panato, capogruppo dei volontari della Protezione Civile comunale, al ritorno dai tre giorni in terra tedesca. Con i colleghi germanici ha stipulato un accordo di collaborazione e di scambi «con la reciproca promessa», ha dichiarato il comandante dei Vigili del Fuoco Dieter Hiemer, dando lettura dell’attestato sottoscritto poi dalle due parti, «di adoperarsi con il massimo impegno e nella più stretta collaborazione per favorire e mantenere, tra le due organizzazioni di soccorso, relazioni di solida amicizia». Una promessa durevole, insomma, con l’impegno di essere presenti alla sfilata delle celebrazioni ufficiali del prossimo 4 e 5 maggio con il pick-up della Protezione Civile vestenese. I Volontari dei Vigili del Fuoco, a Eichstatt come nel resto della Germania, sono un’istituzione radicata nella società fin dal 1863 e svolgono un ruolo altamente professionale, paragonabile a quello dei nostri vigili del fuoco, ma in forma di volontariato. In pratica i pompieri sono tutte persone che hanno un proprio lavoro, compreso il comandante che è un dipendente comunale. Hanno tutti una reperibilità tramite il cercapersone elettronico e la legge prevede che possano lasciare il lavoro improvvisamente, in qualsiasi momento e raggiungere la base operativa entro dodici minuti. Lì trovano il comandante già pronto a guidare l’intervento a bordo di un’Audi A 6 prototipo (la grande casa automobilistica è a una trentina di km da Eichstatt). Le ore non prestate sul luogo di lavoro vengono risarcite dal Comune al datore di lavoro. Un’organizzazione impeccabile ed efficiente, alla tedesca insomma, che garantisce sicurezza e protezione alla popolazione (anche le frazioni godono di un autonomo servizio di pompieri, i quali si occupano pure delle feste, un po’ come i nostri Alpini). Nella cattolicissima Eichstatt, ultramillenaria sede vescovile (dal 745), nonché sede dell’unica università cattolica in terra tedesca, e di molte altre scuole gestite da religiosi, l’ospitalità è al primo posto, anche per vocazione turistica legata alle bellezze architettoniche del centro storico e al grandioso Jura-Museum sopra la collina che conserva i fossili delle cave calcari di Solnhofen, di 150 milioni di anni fa, del Giurassico (con L’Archaeopteryx, il più antico e primitivo uccello), gemellati con quelli di Bolca, dell’Eocene medio, di 50 milioni di anni fa. Di grande richiamo nella cittadina anche i tipici pub, le birrerie, i ristoranti e bar, anche italiani. In programma, nel quarantennale di gemellaggio fra Eichstatt e Vestenanova, oltre le celebrazioni di rito anche scambi sportivi e di prodotti tipici come la «patata di Bolca», la cui fama ha varcato le Alpi e, da esperti degustatori, i tedeschi la vogliono a ottobre in piazza, in occasione di un nuovo partenariato, questa volta con la Spagna.M.G.