È vicino alla Lazio il cuore dei tifosi italiani. A parte, naturalmente, quelli che sono, come se dice, «de coccio», portati cioè a fare il tifo contro in qualsiasi circostanza. In realtà un risultato positivo della squadra romana rappresenterebbe un vantaggio fondamentale per il ranking dell’Italia in Europa con possibili vantaggi anche per le squadre che guardano con morbido interesse alla sfida di questa sera in Baviera.

Non sono stati particolarmente fortunati, in questi ultimi anni, i precedenti per le nostre squadre impegnati negli spareggi. Sperabile che la Lazio possa rompere questa tradizione negativa e consegnare quindi alla Champions una terza rappresentante delle fortune calcistiche di casa nostra. Partono i ragazzi di Pioli da un risultato della partita di andata che pur esiguo nelle dimensioni, ha il pregio della rete mantenuta inviolata. Così che neanche con un possibile vantaggio di due reti i tedeschi potrebbero sentirsi tranquilli. Per i laziali, dunque sarebbe fondamentale trovare almeno una volta la via della rete avversaria, per mettere praticamente in cassaforte una qualificazione che già il sorteggio aveva reso tutt’altro agevole.

Il Bayer del vecchio amico Rudi Voeller, che tanti affettuosi ricordi a lasciato sulla sfonda giallorossa della Capitale, squadra di prestigio, è partito col piede giusto in Bundesliga ma, nonostante il peso del fattore campo e il supporto di un pubblico molto caloroso, il pronostico rimane in stretto equilibrio. E questo nonostante la Lazio abbia perduto il suo faro, quel Biglia che resterà purtroppo fuori a lungo. Ne erediterà la fascia di capitano Antonio Candreva che, se in serata di vena, sa essere devastante. Anche per ispirare le giovani frecce della prima linea Keita e Kishna. Mancherà purtroppo anche Klose che avrebbe potuto porre seri problemi ai suoi connazionali. All’assenza di Marchetti saprà porre rimedio Berisha, il portiere albanese che nelle partite de Coppa ha sempre rappresentato una garanzia.