Ho visto cose

Ho visto cose che noi umani… per dire: non so se avete presente le piste ciclabili di Monaco di Baviera. O quelle di Berlino. Le piste ciclabili, a Monaco di Baviera e a Berlino, sono tipo autostrade. Ci si potrebbe andare su una bicicletta larga come un Tir. Attraversano tutta la città o comunque gran parte di essa, e non costringono il ciclista a una sorta di zig-zag, facendolo saltare da un lato all’altro della strada. Le piste ciclabili, a Monaco di Baviera e a Berlino, deve averle studiate per forza di cose un ciclista di quelli abituati bene, magari uno anche un po’ pignolo, precisino, della serie: da qui deve passare la pista ciclabile e quindi niente gradini, niente ostacoli, nessun impedimento. Uno così non saprebbe da che parte cominciare nel caso gli chiedessero di fare un pista ciclabile in via Principe Amedeo. O forse sì. Chissà. Non ne avremo mai la controprova.  

 

Sta di fatto che non di rado, tra ciclisti della domenica e non, ovvero anche tra quelli che la bicicletta la usano quotidianamente per andare a lavorare o a portare i figli a scuola o a nuoto oppure per raggiungere qualsiasi altra destinazione, c’è sempre almeno uno che salta su e che dice: «Eh, le piste ciclabili di Monaco di Baviera o di Berlino sono un’altra cosa». Una di quelle affermazioni che in realtà non richiedono risposta, se non un muto cenno d’assenso, o un allargare le braccia, o uno stringersi nelle spalle. E certo che sono un’altra cosa. È come dire che in Egitto in fatto di obelischi se ne intendono più di noi che ne abbiamo solo uno in piazza Savoia, o che in fatto di grattacieli a New York ci surclassano, malgrado i recenti sforzi. Fermo restando che al Cairo non brillano in fatto di grissini o gianduiotti, s’intende, e che a New York il Bicerin non ce l’hanno.  

 

Comunque, pensando alle piste ciclabili di Monaco di Baviera o di Berlino, c’è da dire una cosa: che a Monaco di Baviera o a Berlino una pista come la ciclopista che corre lungo il Po non ce l’hanno. Intanto perché l’Isar e lo Havel e la Sprea non sono il Po, che tra Moncalieri e Superga offre uno spettacolo sontuoso, basta avere occhi per vederlo. E poi perché lungo la nostra ciclopista uno volendo può farsi un’idea della storia della città. Non solo osservando, ma anche ascoltando. Oh yeah.  

 

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