Roma, 27 mar. (TMNews) – Cornelius Gurlitt, l’ultraottantenne tedesco nella cui abitazione a Monaco di Baviera nel 2012 sono state ritrovate più di 1.400 opere d’arte sospettate di essere un bottino dei nazisti, sarebbe disposto a restituire la preziosa refurtiva. Lo ha reso noto il suo portavoce, a poco più di un mese dalla decisione di Gurlitt di fare causa allo Stato che aveva decretato il sequestro delle tele.

Gurlitt era balzato agli onori delle cronache nello scorso novembre, quando la stampa tedesca aveva rivelato la scoperta nella primavera del 2012 di oltre 1.400 opere nella sua abitazione di Monaco di Baviera, cui vanno aggiunte altre 60 tele trovate in una sua proprietà in Austria.

La maggior parte delle opere – di artisti quali Monet, Chagall, Matisse, Renoir e Picasso – sarebbe stata rubata o estorta a delle famiglie ebree, oppure prelevata dai musei come parte di quella che i nazisti definivano “Arte degenerata”.

(con fonte afp)