26 giugno 2014 – Alla FIA Sport Conference in corso a Monaco di Baviera, i relatori hanno concentrato la loro attenzione sui giovani e su come rendere il motorsport più coinvolgente e attrattivo anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
Oltre all’intervento di Stefano Domenicali, di cui vi abbiamo riferito qui, la FIA ha riportato sul suo sito solo una sintesi di quanto espresso dagli altri relatori presenti, a partire da Emerson Fittipaldi, presidente della Commissione piloti della FIA. Il due volte campione del mondo ha spiegato alla platea di delegati che il futuro del motorsport sta nel coinvolgimento dei giovani e nel comprendere quello che loro vogliono dal motorsport. Mentre i giovani del passato aspiravano a possedere un’auto, le nuove generazioni ambiscono a uno smartphone: un cambio di priorità che deve spingere il motorsport a intercettare questa domanda di tecnologia per restare appetibile alle nuove generazioni di tifosi e competitor.
Non a caso, tra i relatori c’era anche Alejandro Agag, Ceo del campionato di Formula E che si appresta ad alzare il sipario a settembre. Per lo spagnolo, uno dei fattori principali nel definire i concetti del nuovo campionato è stato capire come i giovani interagiscono con la tecnologia: tanto che il fanboost è stato in parte ispirato al videogioco della Nintendo, Mario Kart.

Karun Chandhok, pilota WEC e titolare in Mahindra accanto a Bruno Senna, ha puntato l’attenzione sulle infrastrutture motoristiche, soprattutto nei Paesi emergenti: per l’indiano, sono queste la chiave per portare nuovi concorrenti e tifosi. In India, ad esempio, nonostante la Formula 1 vi abbia corso tre anni, ci sono solo due piste di kart.
Emanuele Pirro ha sottolineato come sia importante che il motorsport mantenga la passione per la competizione e che gran parte del suo appeal risiede nella possibilità dei piloti di trasmettere agli appassionati le emozioni e le fatiche delle corse: “Non so chi si identificherebbe in un pilota fresco e pulito e che non sembra aver dato tutto”, ha dichiarato il cinque volte trionfatore a Le Mans.
Sempre dal WEC, la driver Keiko Ihara ha dichiarato che l’impiego delle nuove tecnologie e la presenza di Costruttori locali, come Toyota e Nissan, hanno alzato il profilo del campionato in Giappone, tanto che ora il Mondiale Endurance è la diventato la serie internazionale più seguita.

Sul palco anche Susie Wolff, secondo cui l’ostacolo principale che i giovani incontrano quando si approcciano attivamente al motorsport è rappresentato dai costi delle categorie minori, anche se il lavoro della Commissione monoposto della FIA e la creazione di campionati come quello di Formula 4 stanno andando in questa direzione.
Tra i piloti presenti, anche Jules Bianchi, Stoffel Vandoorne e Jann Mardenborough, con quest’ultimo che ha illustrato come l’aver vinto la GT Academy organizzata da Nissan per scovare nuovi talenti e incoraggiare la partecipazione dei giovani, lo ha portato a un posto in GP3 con la Arden International.
Per chiudere, riportiamo l’intervento di Alex Trickett, responsabile del settore Sport nella divisione britannica di Twitter, ha illustrato quanto il mondo dei social media, in rapidissima evoluzione, possa aver un grosso impatto sui tifosi, invitando a essere coraggiosi nell’uso dei social anche perché la materia ben si presta a una condivisione di notizie attraverso queste piattaforme. Trickett ha proseguito evidenziando come i social media possono essere uno strumento molto importante nella costruzione del brand e spiegando che fondamentale è l’interazione con i tifosi e l’opportunità che offrono di fornire contenuti esclusivi, altro irreperibili, ai propri follower.
Foto: FIA
FP | Matteo Sala