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Una dipendenza dalla pornografia, irresistibile quanto insopportabile, è stata la causa del suicidio di un parroco della comunità di Grattersdorf, un paesino in Baviera a pochi chilometri da Passau.
Il 59enne parroco era stato trovato morto la settimana scorsa. Ma solo oggi, durante i funerali, i 1000 fedeli presenti hanno conosciuto il motivo del suicidio. Era stato lo stesso parroco, in una lettera d’addio, a chiedere che alle sue esequie fosse reso noto il vero motivo del suo gesto.
Il parroco ha raccontato nella sua ultima lettera il suo lento scivolare nel mondo della pornografia: le lunghe ore trascorse sui siti internet vietati ai minori, lo scarico sulla memoria del computer di video e foto, l’incapacità di staccarsi da quella che lentamente si era trasformata in una vera e propria dipendenza.
Per il parroco, che si era formato su studi giuridici e teologici, la sua vita si era trasformata in un peccato che contraddiceva il voto di castità. Una contraddizione che l’uomo religioso non è riuscito a sciogliere, se non togliendosi la vita. Come ha riportato il tabloid bavarese “Abendzeitung”, la polizia non ha ravvisato nell’azione del parroco alcun reato, né erano mai state sporte denunce per molestie.
sda-ats
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