di Redazione. Scritto il 9 aprile 2014 alle 6:00.
Cornelius Gurlitt, l’anziano collezionista d’arte nella cui a casa a Monaco di Baviera è stato trovato un tesoro artistico di inestimabile valore, ha raggiunto un accordo contrattuale con la regione della Baviera e il governo tedesco per restituire i quadri che sono stati rubati dai nazisti.
Secondo quanto riferito dalle parti coinvolte, verranno esaminate le opere che potrebbero essere state sottratte durante il regime nazista (1933-1945) ai legittimi proprietari, per lo più ebrei. Le verifiche non dureranno più di un anno.
Come riporta il quotidiano Süddeutsche Zeitung, le autorità hanno sospetti su 590 quadri, mentre i legali di Gurlitt sostengono che non siano più di 50.
Tra gli esperti che faranno parte del gruppo che esaminerà le opere, ce ne sarà uno scelto da Gurlitt.
I costi dell’indagine saranno a carico della regione della Baviera. Inoltre, alle 1.208 opere nella sua casa di Monaco se ne aggiungono altre 280 trovate in un appartamento di Gurlitt a Salisburgo, in Austria, e di cui non si sapeva nulla fino a febbraio, quando il collezionista ha rivelato la loro esistenza.
In questa casa sono state trovate, tra le altre, opere di maestri come Pablo Picasso, Claude Monet e Pierre-Auguste Renoir.