A Monaco di Baviera ha preso il via il processo alla Nsu, la famosa cellula neonazista tedesca, Alla sbarra solo la terrorista Beate Zschaepe. I suoi complici Uwe Mundlos e Uwe Boehnhardt si erano tolti la vita nel 2011. Nessuna dichiarazione rilasciata da parte della Zschaepe.

In Germania lo hanno già etichettato come il processo del secolo. Secondo una stima preliminare costerà alle casse tedesche più di 3 milioni di euro. E’ quello che vede accusati davanti ai giudici del tribunale di Monaco di Baviera la terrorista neonazista Beate Zschaepe e quattro esponenti minori della stessa cellula terroristica, per i quali l’accusa è quella di fiancheggiamento, avendo provveduto a fornire ai killer, Uwe Mundlos e Uwe Boehnhardt, l’arma dei vari delitti, ed a favorirne la vita in clandestinità, quando erano ricercati dalla polizia tedesca.

I due killer si erano uccisi nel loro camper il 4 novembre di due anni fa, a seguito di un tentativo di rapina ai danni di una banca, poi fallito. Quattro giorni dopo il suicidio dei due complici, la Zschaepe si era fatta arrestare dalla polizia consegnandosi presso una caserma.

A carico della terrorista non ci sono accuse di diretta implicazione negli omicidi che avevano insanguinato la Germania negli anni dal 2000 al 2007, ma solo di complicità, ed oltre ai delitti la complicità con Mundlos e Boehnardt si estende anche ad una quindicina di rapine ed a due attentati compiuti con l’utilizzo di esplosivi.

Beate Zschaepe, la cui difesa è stata assunta da tre avvocati d’ufficio, non ha rilasciato finora alcuna dichiarazione e non sembra intenzionata a rispondere a nessuna domanda anche nel corso del dibattimento, che si prevede molto lungo. Se saranno sufficienti le 80 udienze programmate dalla corte, si arriverà fino a gennaio del prossimo anno, ma gli esperti del ramo pensano che possa essere necessario molto più tempo per analizzare tutti i fatti accaduti durante gli anni in cui la Nsu ha operato sul territorio tedesco. I giudici, oltre a ricercare le prove a carico dei neonazisti, dovranno anche cercare di far luce sulle cause che portano a questa serie impressionante di delitti, che avevano riguardato l’assassinio di immigrati turchi, di un greco e di una giovane donna appartenente alla polizia.

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Autore: Elisa Chiodi