Funerali Lorusso, chiesa stracolma per l’addio a Domenico
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Scritto da Mara Risola
POTENZA – Con Domenico ieri, c’erano gli angeli dell’oratorio di Don Bosco. Vestiti di bianco, accorsi in tanti dalla parrocchia, da Potenza, dall’Italia, da ogni dove in questo mondo per offrire al loro caro amico e compagno di vita, l’ultimo saluto. E’ un’immagine che non può togliersi dalla mente, quella di un altare colmo di celebranti e ministranti, un altare di vesti bianche che come i petali di una grande rosa, hanno avvolto e protetto per l’ultima volta il bel sorriso del loro giovane amico.
La chiesa di Don Bosco, la “casa che accoglie” dei salesiani di Potenza, ha aperto per l’ultima volta le braccia al giovane Domenico Lorusso, l’ingegnere potentino colpito a morte senza motivo lo scorso 28 di maggio da un balordo, mentre passeggiava in bicicletta con la sua fidanzata Gilda costeggiando il fiume Isar della città tedesca di Monaco di Baviera. Chiesa e piazza Don Bosco di Potenza, stracolme di gente, venuta da ogni dove per salutarlo in occasione dei suoi funerali. In maniera composta si è svolta la celebrazione eucaristica che ha visto la partecipazione sentita e accorata della comunità parrocchiale e cittadina, rispettosa del dolore dei familiari, della mamma Carmela, della sorella Vitina, dei fratelli Paolo e Stefano e della ragazza Gilda. E rispettosa anche del dolore degli “angeli bianchi” di Domenico. Gli amici cresciuti nel cortile dell’oratorio, quel con cui Domenico giocava a pallone il sabato pomeriggio, a biliardino sotto i porticati, quelli con cui ha iniziato il suo cammino di fede che lo ha portato tra le tante cose, a fare la sua esperienza da volontario in Madagascar, quelli con cui si scambiava la veste bianca da ministrante. “Grazie per la tua bellezza Domenichino, sei bello perchè pieno di Dio”. Commosse e sentite sono state le parole di don Angelo Santorsola, che ieri in occasione dei funerali di Domenico Lorusso, ha voluto officiare una parte dell’omelia, nella veste di padre spirituale ed amico del giovane potentino.
(Approfondimenti sull’edizione cartacea de “la Nuova del Sud”)
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