F1 | Processo Ecclestone, l’accusa: “Voleva liberarsi delle banche”

22 aprile 2014 – Giovedì, a Monaco di Baviera, inizierà per Bernie Ecclestone il processo per corruzione da cui potrebbe uscire con una condanna a dieci anni di carcere. L’accusa della corte tedesca si baserebbe però su un elemento apparentemente in contrasto con la sentenza di assoluzione emessa nei mesi scorsi dall’Alta Corte di Londra nell’ambito del processo Constantin Medien.

La vicenda che sta impegnando ormai da anni Bernie Ecclestone sul fronte giudiziario è nota: nel 2006, il patron del circus avrebbe corrotto con 44 milioni di dollari il banchiere Gerhard Gribkowsky, chief risk officer alla BayernLB, per agevolare la vendita della Formula 1 alla società di private equity Cvc, garantendosi così la conferma al vertice della categoria.

Gerhard Gribkowsky Bernie EcclestoneCome ricorda sul Guardian Christian Sylt, Ecclestone ha dovuto fronteggiare l’anno scorso davanti all’Alta Corte di Londra la causa civile intentata dalla società di telecomunicazioni tedesca Constantin Medien che lo accusava di aver corrotto Gribkowsky per sottostimare il valore della Formula 1 e garantire il passaggio di proprietà alla Cvc, mettendosi al riparo da altre possibili offerte più consistenti. Questa tesi è stata respinta dal giudice Newey, che non ha trovato evidenza di una vendita inferiore al valore di mercato e ha quindi assolto Ecclestone, benché la reputazione del Supremo sia uscita da Londra con qualche macchia di troppo (il giudice Newey lo ha ritenuto un “testimone inattendibile” e ha confermato la corruzione a Gribkowsky). Ecclestone ha comunque sempre negato la corruzione, dicendo di aver versato dei soldi al banchiere tedesco perché ricattato, così da evitare la diffusione di false informazioni circa  il suo ruolo nel trust di famiglia Bambino

Nei documenti d’accusa del tribunale di Monaco si legge ora che Ecclestone ha corrotto Gribkowsky così da sbarazzarsi della BayernLB come azionista della Formula 1 ottenendo pure un pagamento di 40 milioni di dollari come commissione dalla stessa BayernLB.

Italian Grand Prix, Monza 06-09 September 2012La corte londinese aveva invece specificato, leggiamo sul Guardian, che quando la Cvc ha comprato la F1, la BayernLB aveva la possibilità di investirvi nuovamente ma non lo ha fatto: una decisione presa contro il volere di Gribkowsky piuttosto che a causa di una sua pressione in tal senso (successiva appunto alla tangente incassata).

Nelle carte dell’accusa del Tribunale di Monaco si legge anche che il rapporto con le banche era così complesso e che Ecclestone era così geloso del suo ruolo di Supremo che le avrebbe tenute all’oscuro del complesso funzionamento del sistema Formula 1, confezionato su misura da e per lui. Questo perché, si legge sempre nelle carte dell’accusa citate dal Guardian, “fin dall’inizio gli interessi detenuti dai vari azionisti di maggioranza della Formula 1, come la BayernLB e le altre banche JP Morgan e Lehman, costituivano un fattore di disturbo per l’accusato” mentre Ecclestone voleva evitare “per quanto possibile qualsiasi interferenza o coinvolgimento” nei processi decisionali che avrebbe significato perdere “la sua posizione de facto di assoluto controllo e potere in Formula 1”.

Da qui, dopo una serie di battaglie legali che coinvolsero le banche e il trust di famiglia Bambino e lo stesso Ecclestone, la mossa per cui ora Mister E è sotto processo, ovvero corrompere Gribkowsky per fare piazza pulita della partecipazione delle banche al governo della Formula 1.

F1P | Matteo Sala

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