28 dicembre 2014 – Bernie Ecclestone ha pagato una somma pari a 100 milioni di dollari che ha di fatto concluso il processo tenutosi a Monaco di Baviera che lo vedeva imputato per corruzione: dove sono finiti tutti quei soldi?
C’è una piccola, ma significativa, percentuale di clima natalizio nella notizia che vi andiamo a raccontare. Piccola perché la maggior parte del denaro versato da Bernie Ecclestone è finito nelle casse dello stato bavarese. Significativa perché una parte, rappresentante comunque una cifra di tutto rispetto, è servita per evitare la chiusura di due asili tedeschi che forniscono sostegno alle famiglie di bambini malati terminali.
Il tribunale aveva imposto a Ecclestone il versamento di 100 milioni di dollari per chiudere, di fatto senza una sentenza, il processo. Di questa cifra, 99 milioni sarebbero finiti allo stato bavarese, mentre un milione sarebbe poi stato destinato a enti di beneficenza. La destinazione di questa fetta di denaro viene ora riportata da David Carta del britannico The Times.
L’associazione German Children’s Hospice Foundation era sul punto di chiudere i due centri che fanno parte di un gruppo più ampio di 20 strutture. I due asili si trovano ad Hanau, vicino Francoforte, e nella cittadina di Bad Salzungen e hanno ricevuto il premio stanziato da Peter Noll, giudice del processo.
Daniel Fischer, presidente del consiglio di amministrazione della fondazione, ha spiegato che il denaro è stato utilizzato in diversi modi, ad esempio finanziando dei seminari rivolti a genitori di bambini malati terminali e delle vacanze in resort tedeschi per decine di famiglie. Una parte dei soldi è servita per instaurare la figura di un coordinatore di emergenza che viaggia lungo il paese per aiutare le famiglie in difficoltà, mentre un’altra parte del denaro ha permesso la pubblicazione di un libro sulle corrette pratiche da effettuare durante il lavoro in un hospice dedicato ai bambini.
Carta spiega il motivo probabile che ha portato alla scelta di finanziare queste due strutture: l’ex banchiere Gerhard Gribkowsky, già in carcere e al quale secondo l’accusa Ecclestone aveva pagato una tangente da 44 milioni di dollari, aveva incanalato il denaro tramite conti off-shore a una fondazione chiamata “Sunshine“. Questa fondazione doveva in teoria contribuire a sostenere e curare i bambini malati di cancro, anche se gli investigatori hanno trovato un solo pagamento effettivamente fatto.
Fischer ha commentato: “Siamo in grado di fare solo supposizioni, ma pensiamo che il giudice abbia deciso che Gribkowsky avesse fatto un uso così cattivo e falso della sua fondazione, da scegliere un fondamento reale per l’utilizzo del denaro“.
Scherzando, Ecclestone aveva detto che con tutti quei soldi ricevuti i giudici avrebbero potuto costruire un nuovo circuito nello stato bavarese. Nella realtà dei fatti, è invece proprio quest’1% di cifra destinato alla beneficenza quello che permette di chiudere con una nota positiva una vicenda in cui i protagonisti non hanno certo brillato per integrità morale.
FP | Luca Manacorda
@LucaMana82
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