Ecco il nuovissimo planetario Eso

Avrà la forma di un sistema di stelle binarie e sarà alimentato con energie rinnovabili. Sorgerà nei pressi di Monaco di Baviera e dovrebbe essere pronto fra due anni

Sandro Iannaccone

Pubblicato

febbraio 25, 2015

  • Il nuovo planetario Eso

    Il nuovo planetario Eso

    Rendering digitale del nuovo planetario Eso a Garching (Immagine: eso.org)

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    Rendering digitale del nuovo planetario Eso a Garching (Immagine: eso.org)

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    Rendering digitale del nuovo planetario Eso a Garching (Immagine: eso.org)

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    Gli spazi dell’osservatorio (Immagine: eso.org)

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    Il nuovo osservatorio Eso a Garching, vista dall’alto (Immagine: eso.org)

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    Panoramica del sito di costruzione (Immagine: eso.org)

Osservare le stelle stando nelle stelle. È questa l’idea alla base del progetto del nuovissimo Eso Supernova Planetarium, la cui costruzione è iniziata oggi, 25 febbraio 2015, e che avrà, per l’appunto, la forma di un sistema di stelle binarie. Sorge a Garching, vicino a Monaco di Baviera, quartier generale dell’European Southern Observatory (Eso) e, se tutto va bene sarà aperto al pubblico fra due anni, nel 2017. I numeri del futuro osservatorio sono imponenti: un’area totale di quasi 5mila chilometri quadri, di cui oltre 2mila dedicati agli spazi espositivi, una volta stellata di 14 metri di diametro e 17 metri di altezza, 110 posti a disposizione per una capacità annua stimata tra i 50mila e i 200mila visitatori.

La progettazione e costruzione del planetario, spiegano all’Eso, è stata possibile grazie a una collaborazione scientifica con gli esperti dello Heidelberg Institute for Theoretical Studies (Hits) e al supporto economico della fondazione tedesca Klaus Tschira Stiftung (Kts). “L’osservatorio garantirà ai visitatori una profonda immersione nel mondo dell’astronomia e farà loro scoprire i risultati scientifici e i progetti dell’Eso. Comprenderà una cupola con il planetario e ampi spazi per mostre temporanee e permanenti, oltre a sale per conferenze, lezioni e workshop”. Fabian Reckmann, responsabile della costruzione, alla cerimonia di inaugurazione del cantiere, ha spiegato quali saranno le peculiarità di questo osservatorio: “La più importante è che sarà a stretto contatto con una delle organizzazioni più importanti nella ricerca astronomica, l’Eso, sempre all’avanguardia nelle ultime scoperte scientifiche e tecnologie più avanzate: ciò consentirà di offrire contenuti sempre aggiornati e accurati”.


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