Milano, 16 ottobre – Due tassisti milanesi stanno passando un autentico brutto quarto d’ora. Sono infatti stati fermati dalla Polizia tedesca a Rosenheim; per loro l’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La Polizia della cittadina tedesca, che si trova in Baviera, ha sorpreso i due tassisti in tempi diversi: il primo, qualche settimana fa ed il secondo, venerdì scorso. Entrambi avevano a bordo clandestini, probabilmente siriani. Nel primo caso, dovrebbe comunque filare tutto liscio poiché il tassista ha dimostrato di aver accettato la corsa via radio e quindi di non poter sapere chi erano i clienti; diverse le cose per l’altro tassista il quale rischia un processo e l’accollo delle spese di rimpatrio dei clandestini. La Germania, sulla scorta degli ultimi sbarchi nel Mediterraneo, ha dato un giro di vite ulteriore ai controlli anti-immigrazione; spesso infatti, la Germania, al pari di altre nazioni nord-europee, sono meta degli immigrati. Per evitare problemi ai loro aderenti, le associazioni di categoria dei tassisti, come ad esempio la TAM, invitano i loro soci ad astenersi da corse sospette; se da una parte, il tassista non può chiedere i documenti al suo cliente, dall’altra, qualora ciò fosse possibile, non ci sarebbero garanzie di poter riconoscere documenti falsi. Tantovale, perdere una corsa, anche se ben retribuita ed evitare guai con la giustizia.
Antonio Marino
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