Il rischio di ingovernabilità dell’Italia si abbatte sull’Euro. Lo temono tutti e nel giorno in cui dalla Germania piovono parole di discredito sul voto italiano, arrivano anche quelle del presidente della Bce che da Monaco di Baviera lancia un chiaro messaggio ai governi dell’Europa, soprattutto a quelli forti del nord: “la disoccupazione è una tragedia. La riduzione della disoccupazione è una sfida urgente” dice Draghi che ricorda come il Pil dell’area Euro sia molto inferiore a quello del 2008, e come l’Europa conti quasi 19 milioni di disoccupati, più della popolazione dei Paesi Bassi.
E dunque Draghi insiste sulla necessità di “attuare riforme fondamentali che spingano il potenziale delle loro economie…ma anche a rendere la società più equa”.
L’intervento è all’ Accademia Cattolica di Monaco di Baviera. Draghi, che faticosamente è riuscito a convincere la Germania a dire si a politiche monetarie in soccorso dei paesi che arrancano, sa bene che il rischio Euro esiste, come pure a rischio è il modello sociale europeo. Troppe ricchezze in mano di pochi, dice,mentre ci sono troppe difficoltà economiche per tanti, a causa di una crisi finanziaria senza precedenti. Non a caso insiste: l’euro, dice, è un mezzo per promuovere la pace tra le nazioni e anche un mezzo per migliorare la nostra prosperità collettiva.
I cittadini, soprattutto quelli dell’Europa meridionale, avvertono sempre meno democrazia nelle scelte di Bruxelles, vissute come imposte dall’alto, e sempre più povertà. Corruzione e mancanza di etica, completano il quadro.
Non a caso Draghi nel suo discorso si sofferma anche sul Papa dimissionario: ha “utilizzato i suoi 8 anni alla guida della Chiesa per affrontare una serie di pressanti interessi del mondo moderno. Tra questi c’era l’accento alle preoccupazioni etiche circa le relazioni”.Tradotto: l’etica nelle relazioni economiche è stata calpestata e derisa, e il Papa, grande figlio della ricca e cattolica Baviera, ha utilizzato il suo mandato per affrontare il problema. Per questo sostiene il presidente della Bce, bisogna “rinvigorire i nostri modelli sociali attraverso la riforma delle nostre economie… rafforzare i meccanismi di mercato al servizio dell’umanità”. Solo così, afferma “possiamo salvaguardare la persona nella sua integrità”.
Per il resto il Presidente della Bce difende le politiche di Francoforte: mantiene l’inflazione sotto controllo nonostante le iniezioni di liquidità che non sono finite, ma, avverte, non può riparare bilanci sbagliati o salvare banche. Ai governi spetta il risanamento.
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