Cento. È venuto a mancare all’età di 90 anni il monsignore Salvatore Baviera, punto di riferimento per la comunità centese fuori e dentro la chiesa. “Con la sua scomparsa, Cento perde un pezzo della propria storia” commenta il sindaco Piero Lodi che esprime il proprio cordoglio sulla sua pagina Facebook.
“Baviera è andato oltre il ruolo di sacerdote e di guida spirituale – ricorda il primo cittadino -: intere generazioni di centesi sono cresciute sotto la sua ala. Grazie al suo impegno ed alla sua visione, la collegiata cittadina è divenuta un faro di aggregazione e di cultura capace di risplendere ed essere visibile molto al di fuori della nostra comunità”.
Il don, ordinato sacerdote nel 1948, è stato parroco della basilica collegiata di San Biagio dal 1963 al 2009. Mezzo secolo di attività pastorale che gli ha valso il Melvin Jons Fellow, il massimo riconoscimento lionistico, e la stima dell’intera comunità centese. In questi 50 anni, infatti, Baviera ha partecipato attivamente alla vita centese promuovendo diverse iniziative di successo che gli sopravvivranno.
A lui sono legate, solo per citare alcuni progetti, la costruzione dell’oratorio di San Biagio, la fondazione della squadra di basket Benedetto XIV e la nascita del centro studi Baruffaldi. Un uomo lungimirante che ha saputo fare dell’attenzione alla comunità la sua ragione di vita. Continuando a coltivare in maniera instancabile le sue mille passioni.
“Monsignor Baviera è stato più di ogni altra cosa un uomo di cultura – prosegue Lodi -. Appassionato d’arte, sostenitore e difensore delle manifestazioni creative della città, seppe sempre cogliere nelle grandi eccellenze artistiche, sacre in modo preminente, ma anche profane, una manifestazione delle radici profonde della città. Radici che ha conservato e coltivato sino all’ultimo giorno, concorrendo a creare e, poi, a far crescere, enti e soggetti culturali che hanno dato vita a preziosi momenti di conoscenza e di arricchimento”.
“Non centese d’origine, monsignor Baviera ha certamente segnato un’epoca e lascia un ricordo incancellabile per la città tutta” conclude il sindaco che, il giorno dell’ultimo saluto al monsignore, proclamerà il lutto cittadino. La sua ultima apparizione pubblica, sempre più rade a causa delle sue precarie condizioni di salute, risale al 24 dicembre quando, nella sua abitazione di via Guercino, ricevette il titolo di ‘capista onorario’ dalla Partecipanza di Cento “per gli alti meriti culturali, civili e religiosi con i quali ha sostenuto sul territorio, per oltre 50 anni, i valori a cui la Partecipanza Agraria di Cento si ispira”.